veronica vettorel

Veronica Vettorel sarà nella squadra arbitrale di Vibonese-Palermo, gara valida per la sedicesima giornata di Serie C. L’assistente della sezione di Latina è ormai un volto noto della categoria, ma in tanti non hanno celato il proprio stupore davanti alla designazione. Eppure dovremmo ormai esserci abituati. La guardalinee, infatti, non è affatto unica nel suo genere. A dividersi le direzioni del campionato ci sono infatti altre sei donne: due arbitri (Maria Marotta e Maria Sole Ferrieri Caputi) e quattro assistenti (Lucia Abruzzese, Veronica Martinelli, Giulia Tempestilli e Tiziana Trasciatti). Nessuna di loro aveva però ancora incontrato la strada dei rosanero.

Ad oggi le donne tesserate all’Associazione Italiana Arbitri sono in totale poco meno di 1.800. Sono divise in serie sia maschili sia femminili, anche a livello internazionale. Siano esse direttrici di gara, assistenti oppure quarti ufficiali. Il numero delle quote rosa tra i fischietti, inoltre, è sempre più crescente. La presenza di donne nella squadra arbitrale però crea ancora qualche malumore ad ogni livello.

È sufficiente ricordare il vergognoso episodio che poco più di un anno fa ebbe come protagonista Giulia Nicastro, direttrice di gara nonché fidanzata dell’ex attaccante del Palermo Stefano Moreo. Nel corso di un match di un campionato dilettantistico giovanile, infatti, a seguito di una decisione arbitrale, uno dei ragazzini in campo si abbassò davanti a lei i pantaloncini e dagli spalti piovvero nei suoi confronti insulti sessisti. Neanche Veronica Vettorel è nuova ad episodi di questo genere. In occasione di Avellino-Ternana, a pochi giorni dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fu vittima di discriminazioni per avere annullato al 91′ un gol dei padroni di casa per fuorigioco.

La speranza è che tra i professionisti la situazione sia diversa e che, un giorno, ad ogni livello possano estinguersi le distinzioni tra uomini e donne al fischietto. Il caso di Stéphanie Frappart, che ha arbitrato Juventus-Dinamo Kiev in Champions League, dovrebbe essere d’esempio. Il percorso, tuttavia, al momento appare ancora lungo e ricco di insidie. L’augurio è che ogni quota rosa del mondo arbitrale, inclusa Veronica Vettorel, possa coronare i propri sogni, senza differenze di genere.

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