Conferenza fiume, come ci si aspettava alla vigilia, visto che le verità che dovevamo uscire a galla erano moltissime e la curiosità di capire come si fosse arrivati a questo splendido traguardo, era tanta. Ruoli, soldi e “amici” ritrovati, come Di Piazza che sarà al centro del progetto. Poi il ruolo di “Amici Rosanero” e la base da cui partire, insieme ad altri introiti che arriveranno. Questo e molto altro nell’ultima parte della conferenza del numero uno del club rosa. Ecco le sue parole:

“Gli amici rosanero che ruolo avranno? Gli amici rosanero hanno creduto nella costruzione di un Palermo, del nostro Palermo. Noi abbiamo voluto che questi circa 70 mila euro fossero destinati al centro sportivo, quindi è quella la pietra dalla quale partiamo, e insieme a questi e ulteriori finanziamenti costruiremo il centro sportivo. Loro hanno creduto tutti, uno per uno, alla realizzazione del nostro progetto. partiamo da questi soldi per realizzare il resto”

“Il centro sportivo è decisivo, poi saranno importanti anche tutti gli altri progetti futuri, vogliamo anche uno stadio di proprietà. Stadio di proprietà e centro sportivo sono gli assetti di una società moderna di valore, addirittura un centro sportivo consente una squadra di avere mediamente più punti a stagioni, così almeno ho letto da qualche parte, io credo che abbia una valenza nel medio lungo periodo per la costruzione di talenti. E’ incredibile come in Serie A non ci siano giocatori siciliani, perché probabilmente non c’è formazione, la mancanza di una scuola dove fare formazione è uno dei motivi per cui non si è costruito nulla. Il Catania ha un centravanti che è catanese che hanno costruito loro, ha 2-3 ragazzi bravi che vengono dal settore giovanile. Oltre il risultato sportivo c’è un risultato sociale e culturale”

“Un bilancio su queste 12 giornate? Io cerco di stare a debita distanza dall’argomento, però come sappiamo io dopo la sconfitta del Bisceglie mi è sembrato giusto parlarne con i soci, in quell’occasione dissi delle cose, e sono contento di aver affrontato il tema dopo il Bisceglie, perché ci vuole grande equilibrio. Io non sono contento, ma nessuno dei nostri giocatori lo è, idem Boscaglia, Castagnini, Sagramola. Quando si perdono 4 partite su 12 si sono commessi degli errori, si impara dagli errori, sarebbe presuntuoso dire che non si commettono errori. Non c’è dubbio che tutto è migliorabile, si deve imparare da quegli errori, anche ieri tante cose positivi e negative, dunque ritengo che se abbiamo un minimo di amor proprio dobbiamo riconoscere che possiamo fare meglio, siamo costruiti per realizzare un progetto vincente. Dopo Bisceglie i calciatori stanno dimostrando di essere un gruppo, persone per bene e appassionate, che partita dopo partita rendono orgogliosi i tifosi”.

“Mercato di gennaio? La stagione non ha nessuna logica, in un’azienda in cui inizi attività e non hai ricavi, al netto di Infront, qualunque attività non ha sostenibilità. Stiamo affrontando una tempesta rispettando gli impegni, se ci sarà bisogno di intervenire a gennaio lo stabilirà chi ha queste competenze, nessuno ha voglia di buttare i soldi, ma destinarlo per quello che è necessario migliorare. Ma non è detto che spendendo si ottengano dei risultati migliori, il Bari ha speso una fortuna ma ha perso contro la Reggiana. I soldi contano, ma ci sono cose che con i soldi non si possono comprare. La Ternana è al terzo anno che continua a fare investimenti e ora sta realizzando il progetto”

“Rapporto con di piazza? Ci siamo chiariti sui punti, sul centro sportivo ci siamo chiariti ma su tanti altri no. E’ giusto e responsabile da parte di tutti confrontarsi sui fatti. Sugli altri finora non c’è l’esigenza di trovare soluzioni immediate e li affronteremo via via”.

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