Palermo tuttolomondo

L’allegra gestione e il denaro sparito.
Gli imprenditori di Arkus interrogati dopo il blitz Tempi supplementari di Procura e Finanza.
Cassetti svuotati. «Struttura srl» e il nuovo amministratore. I soldi della società girati con bonifici postali.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

Niente di illecito, dicono adesso. Volevano fare grandi cose, è mancato il tempo. Walter Tuttolomondo e il fratello Salvatore, dopo gli arresti della settimana scorsa provano a minimizzare. Ma i due patron di Arkus non convincono i pm né il giudice.
Inizia così l’articolo di Connie Transirico che puntualizza come i fratelli Tuttolomondo sono stati interrogati dal gip Jannelli ed hanno risposto con argomentazioni poco attendibili e giustificandosi con argomentazioni poco plausibili, cercando di fare forza sulla loro arte di arrampicarsi sugli specchi. Per queste ragioni restano in carcere a Roma per le accuse a loro carico nell’inchiesta coordinata dal procuratore De Luca e dai sostituti Scaletta e Fusco.

Irregolarità fiscali, la bancarotta e l’autoriciclaggio, le principali accuse a loro carico.
La distrazione di fondi e i reati di autoriciclaggio connessi alla vicenda Struttura srl, inerente al bonifico di 341 mila euro emesso da un conto della Us Città di Palermo in favore della società legata ai Tuttolomondo. Le intercettazioni confermano che la Struttura srl fosse in realtà una scatola vuota nelle mani della famiglia Tuttolomondo, scrive Connie Transirico.

Le intercettazioni che coinvolgono i fratelli Tuttolomondo e alcuni loro collaboratori: la Guardia di Finanza che accerta come sul conto corrente preso una filiale di Roma, dopo il bonifico dei famosi 341 mila euro, non si registrerà più alcun movimento in entrata.

Lo stesso istituto comunica infatti che il saldo del conto a novembre risulta pari a 6,80 euro, cioè era stato svuotato.
Scrive il giudice: “Con le false causali dei bonifici in partenza dalla società del tutto sganciati dalle reali attività, in realtà inesistenti, è sparito in modo apparentemente giustificato il denaro già sottratto alla società in dissesto“.

.
SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU INSTAGRAM
SEGUICI SU TWITTER

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui