<<Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine>>. Queste, le parole del Viminale a seguito delle diffuse segnalazioni provenienti da tutta Italia. Assembramenti, strade affollate, persone che non rispettano la distanza sociale, sono state le scene vissute lo scorso weekend a Palermo e in altre città italiane.

Come prevede una circolare fatta dal ministro dell’Interno Bruno Frattasi ai prefetti, sono previste per le prossime ore controlli più <<serrati>> per evitare assembramenti nel fine settimana. Si provvederà quindi alla chiusura di strade e piazze ritenute più a rischio. Come dichiara il Viminale, si potrà procedere:<<attraverso ordinanze dei sindaci di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui non sia possibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro>>.

Nel frattempo i medici di tutta Italia premono affinché l’intera nazione diventi “zona rossa”. Secondo questi ultimi infatti, sembra essere l’unica soluzione per arrestare l’epidemia. Il Premier Conte però vuole attendere i risultati degli ultimi provvedimenti per riflettere sulla possibilità di fermare tutte le attività nazionali. Intanto, si attende il 15 Novembre, data cruciale per il destino degli italiani.

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