Palermo

Palermo e Catania, torneranno ad affrontarsi dopo sette anni di assenza: sarà però un confronto inedito. A porte chiuse, per la prima volta nella storia, in virtù delle norme anti-covid da rispettare, come sottolinea su Repubblica Francesco Cortese.

Ci sarà un solo grande assente lunedì al derby: il pubblico… E non sarà lo stesso spettacolo!

Per entrambe le squadre è la partita che vale un’intera stagione. Ma tante sono le differenze rispetto all’ultimo derby giocato. Non ci saranno striscioni e bandiere esposte sugli spalti. Il fiume di gente che avrebbe popolato viale del Fante sarà costretto a rimanere a casa. I cancelli dello stadio rimarranno chiusi e i tifosi dovranno guardare la partita dal divano di casa.

La categoria è differente, ma il fascino resta immutato. Dagli storici derby della serie A (la classifica delle vittorie la guida il Palermo 25 a 20 e 39 pareggi) al
primo derby assoluto per le due nuove proprietà delle società siciliane rinate dalle ceneri e dai fallimenti passati.

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In questi anni di confronto non sono mancate disavventure e spettacolo: come quello che si ricorda tra le pagine di Repubblica in seguito alla trasferta del 2001, quando sparirono dai borsoni dei rosanero le maglie che avrebbero dovuto indossare per scendere in campo. La squadra quindi affrontò il Catania con le casacche d’allenamento, numerate grazie al nastro adesivo.

Come dimenticare la tripletta di Pastore, unico calciatore ad aver siglato una tripletta nella storia del derby, o il gol da centrocampo di Mascara al Barbera?

Palermo-Catania porta alla memoria anche gli scontri: alla tragica partita del 2007 in cui perse la vita l’ispettore Raciti durante i tafferugli al Cibali, alle trasferte vietate per
tre stagioni di fila alle due tifoserie per motivi di sicurezza.

La pandemia adesso ha stravolto il modo di concepire il tifo.

Ma come arrivano le due squadre a questa gara? Gli etnei hanno conquistato dieci punti nelle prime giornate, hanno anche recuperato due punti dei quattro punti di penalizzazione inflitti alla squadra per il mancato pagamento degli stipendi, e vorranno riscattarsi dopo le due sconfitte consecutive ottenute contro Bari e Ternana.

Dall’altra parte il Palermo di Boscaglia, ultimo in classifica con tre partite da recuperare, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. I soliti problemi da risolvere: pochi gol segnati, solo due in 5 partite, calciatori segnati dall’esperienza coronavirus  e non ancora in ritmo gara e una rosa ristretta anche in virtù delle squalifiche di Crivello e Broh.

Ma il derby resta una partita a sé. L’ultimo dei sette derby giocati in serie C risale vent’anni fa: era la stagione 2000-2001 e per la prima volta la gara venne trasmessa interamente in diretta televisiva.

Vent’anni fa come oggi, più che mai, la televisione rimane un modo per tenere uniti i tifosi ai propri beniamini.

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