Le immagini di una città fantasma che solitamente nei weekend ospita migliaia di giovani in giro per le strade, rende molto chiara la situazione difficile che stiamo affrontando. La comunità cittadina sta dimostrando un importante senso civico rispettando le misure anti-contagio prese la scorsa settimana; misure che ad oggi però non hanno dato alcun risultato.

Dentro a tutto questo caos, fra chiusure di locali, proteste e scontri sociali, c’è chi vuol dare un reale contributo alle categorie maggiormente colpite dalle restrizioni dei Dpcm. Confesercenti Palermo ha voluto scrivere una lettera all’amministrazione comunale che metta nero su bianco “lo stato di crisi” che molti gestori e imprenditori stanno vivendo.

La lettera cita:<<a subire gli effetti negativi delle misure introdotte dal nuovo Dpcm sono soprattutto il settore della ristorazione e tutto l’indotta del turismo. Basti pensare che Palermo, da sempre tra le città d’arte più apprezzate a livello internazionale, ha registrato negli ultimi sette mesi un crollo della domanda turistica che supera il 60% rispetto a quello del precedente anno. Un crollo che si ripercuote inevitabilmente su ogni genere di attività, dagli esercizi commerciali alle botteghe degli artigiani, fino ai servizi. Per questo, gli aiuti messi in campo a livello regionale e nazionale, non sembrano dare il giusto sostegno a tutte le imprese che rischiano di chiudere per sempre>>.

 

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