Cristiano Ronaldo è ancora positivo al tampone rinofaringeo.
E chi se ne frega direbbe il tifoso rosanero purosangue. Direbbe o forse dice questo quando viene bombardato decine di volte al giorno da questa notizia.

Juventus, Cristiano Ronaldo positivo al coronavirus

D’accordo che CR7 è un fenomeno ma al palermitano doc interessa più sapere del tampone di Doda o Lucca (nomi a caso) che di quelli di Ronaldo o Donnarumma.
Ma la protratta positività del campione portoghese oltre i 10 giorni canonici per un asintomatico può essere lo spunto per una riflessione più ampia sui tempi di recupero dall’infezione e su quello che sarebbe potuto accadere al Palermo proprio in vista della gara contro la Viterbese, per cui il club aveva chiesto alla Lega di riflettere sull’opportunità di rinviare la partita. Anche in virtù dei positivi in casa laziale. Richiesta accolta proprio nella giornata di oggi.

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Insomma sebbene tra venerdì (4 giocatori) e sabato (5 giocatori) scadano i 10 giorni di quarantena per i primi rosanero contagiati dal covid, non è detto che i tamponi siano negativi subito, il decimo giorno o l’undicesimo.

Sarebbe stato difficile, se non impossibile recuperare elementi utili per la partita contro la Viterbese, almeno 13 secondo regolamento.

Un altro regolamento da seguire a regola d’arte è quello che riabilita i giocatori in campo dopo il lungo stop dovuto alla positività da covid-19: i tamponi negativi devono essere ben due consecutivi, più idoneità medica prima di poter avere il nulla osta per tornare a sgambettare in campo. Difficile pronosticare una pronta guarigione: forse il 4 a Catanzaro, forse.

Giorni sul calendario vengono così segnati in maniera indicativa, un conto alla rovescia per riavere in squadra giocatori arruolabili, senza conoscere con precisione quello che sarà realmente il decorso della malattia. In un campionato segnato dall’incertezza, in cui i veri protagonisti sono i tamponi, e in cui si è visto sempre meno calcio.

Ronaldo quindi è solo un simbolo della crisi di un intero settore, e se il campione portoghese sorvegliato 24h su 24h combatte ancora con questo “nemico” che ormai è sempre meno invisibile, ma sempre più concreto, come potrà il Palermo sperare di avere la sua formazione ideale finalmente a disposizione nei tempi previsti? 

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