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L’intervista al presidente della Lega Pro: “Caso unico, il protocollo applicato alla perfezione”.
“Situazione difficile, ma abbiamo i piani alternativi per finire il campionato”.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

La tempesta non è passata, ma il Palermo cerca la quiete. Lo fa di pari passo con la Lega, già al lavoro per riorganizzare il calendario dei rosanero, ma soprattutto per valutare con la società il da farsi, nell’attesa dei nuovi tamponi da effettuare oggi.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che intervista il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli:
“Il Palermo ha immediatamente applicato il protocollo, mettendo la squadra in una bolla dopo aver isolato i casi positivi. Devo elogiare il presidente Mirri, l’amministratore Sagramola e lo staff sanitario per questo. Avrebbero potuto fare allenamenti individuali, ma sulla base di ciò che risulterà dai tamponi faranno gli allenamenti come previsto dal protocollo, in isolamento nella bolla… Nel caso in cui il Palermo dovesse avere meno di tredici giocatori o non dovesse avere i portieri, in quel caso scatterebbe l’intervento della Lega (sul jolly utilizzato)… Il caso del Palermo è diverso rispetto a tutti, perché c’era il rischio che si potesse verificare un cluster. Siamo in un caso unico da questo punto di vista… Noi il piano B ce l’abbiamo. Quando si potrà applicare, nella reale situazione, bisognerà poi vederlo. Le situazioni muteranno, ma mi auguro sempre che non si verifichi la necessità di un piano B o C. Inoltre, chi può dire quando si arriverà ad un eventuale stop della stagione? A dicembre? A gennaio o marzo? Sulla base di questo, si dovrà adattare il piano…”.

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