Palermo Saraniti squadra

Qualcuno malignamente ricorda il titolo di un nostro articolo di ieri sul tema calcio e Covid.
Troppo scontato e ovvio poter riproporre quel titolo. Per quello che si è visto oggi è fin troppo evidente.
Ma il punto non è questo. Che il Palermo visto oggi non farà molta strada appare superfluo ribadirlo. Il punto è un altro: non potrà esserci Palermo peggiore. Cioè dal fondo di oggi non si può che risalire. Vediamola così, con un pizzico di ottimismo.

Commentare la gara di oggi è difficile perché c’è stato veramente poco.
I tifosi sono arrabbiati: si aspettavano di più. Ma non solo dalla gara di oggi.
Si aspettavano di più. Punto.
I tifosi sono arrabbiati e delusi, ed hanno ragione. Dal fallimento per mano di Zamparini e dei suoi successori si aspettavano di essere protagonisti di una pronta risalita nel calcio che conta cioè almeno in Serie B. Ed oggi vedono questo traguardo lontano. Ma i tifosi non hanno pazienza per ruolo, per mestiere. Il tifoso vuole vincere e possibilmente subito.

L’aggettivo più usato sui social per descrivere la gara e la prestazione del Palermo è imbarazzante. Giusto, indiscutibile. La prestazione è stata davvero sgradevole. Nulla da dire. Nessuna attenuante.
Ma, purtroppo, non è imbarazzante l’aggettivo che meglio descrive la nostra analisi.
La prestazione di oggi invece è preoccupante. Si, preoccupante. Perché dopo la buona prova di Terni, una prestazione del genere non te l’aspetti.
E ti chiedi tante cose.
Preoccupante perché dopo tre giornate non funziona più la storia delle non amichevoli e del ritmo gara.
Preoccupante perchè dopo un mese di campionato non si può ancora parlare di condizione atletica precaria.

Preoccupante soprattutto perché se guardi l’organico, non ti sembra una squadra che possa proporre una prestazione come quella di oggi.
Se guardi la rosa e soprattutto l’elenco dei nuovi arrivati ti accorgi che è quasi tutta gente di categoria superiore: Broh, Odjer, Luperini, Kanoute, Valente, sono tutti giocatori con campionati cadetti alle spalle. Che Somma ha esperienza da vendere e Palazzi pure. Insomma tolto l’attaccante centrale su cui la società ha fatto una scelta coraggiosa e rischiosa nel non volerlo prendere, il resto dei nuovi acquisti è decisamente un buon gruppo. E allora, dopo più di un mese di allenamenti, perché ancora il Palermo non è una squadra, con le idee chiare, qualche schema collaudato ed un percorso chiaro e delineato? Perché oggi non si è visto uno scampolo di gioco?
Ovviamente dovrà essere Boscaglia insieme alla dirigenza a capire e correggere cosa non va. Perché qualcosa oggettivamente non va…

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2 Commenti

  1. La colpa è tutta di questa società imbarazzante che sceglie una sede del ritiro con il campo non regolamentare, che a 10 giorni dall’inizio del campionato non da al tecnico la possibilità di fare paritelle 11 vs 11,che non è capace ad organizzare amichevoli,che chiede ai suoi tesserati di fare un provino per rimanere… e che ne ingaggia uno(marong) che ha 0 minuti in serie D,che cambia sede d’allenamento dal campo in erba al sintetico per risparmiare 50.000 €….
    Finchè Mirri,Sagramola,Castagnetti rimaranno a governare questa società il Palermo non vedrà mai il professionismo.

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