A Catanzaro del Trapani non c’è nessuna traccia e dunque, regolamento alla mano, la società granata, che solo qualche anno fa si giocava la finale di ritorno contro il Pescara per raggiungere la Serie A, nei prossimi giorni sarà radiata. La Figc non potrà fare altro che procedere all’esclusione del club dal campionato. Cioè radiazione. Non è esattamente come il Palermo che venne escluso per inadempienze nella documentazione necessaria all’iscrizione, ma la conclusione è la stessa, cioè la radiazione.

Strane sensazioni fanno supporre che sia stato un percorso programmato: una società con tanti milioni di debiti sceglie la via del fallimento.
A Palermo arrivarono i Tuttolomondo che avevano però uno spiraglio: in caso di promozione in serie A avrebbero potuto contare sul denaro dei diritti televisivi etc etc.
Ci hanno provato, volevano fare bingo ed è andata male: l’alternativa , ovviamente già messa in conto, è stata la fine ingloriosa di cui sappiamo.
A Trapani la stessa fine: arriva un nuovo imprenditore di turno che prende la società e non fa nulla. Assolutamente niente, anzi complica le cose assumendo un tecnico e un ds che saranno poi i motivi per cui non si raggiunge l’accordo con il comitato di imprenditori trapanesi.

Si racconta che nella notte Pellino abbia fatto un disperato tentativo di mettere insieme una parvenza di squadra da presentare a Catanzaro. Anche a Palermo nella notte i Tuttolomondo dissero di avere fatto questo e quello..Di aver mandato mail e pec. E non è un caso se da quella notte sia stato creato il termine “Tuttolopec”…
Ma su queste stranezze la Federazione dovrebbe mettere regole molto rigide, soprattutto nei passaggi di proprietà di un club: troppo facile diventare patron di un club senza uscire un euro.
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