Un tiro fuori sopra l’incrocio dei pali e uno respinto dal portiere. Entrambe le conclusioni su calcio piazzato. Sono i fatti a mettere in evidenza parte delle cose che non sono andate nella sconfitta per 2-0 del Palermo sul campo del Teramo.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi su Repubblica, oggi in edicola.

Si temeva il debutto ma la realtà è stata peggiore di quanto si immaginasse. Eppure Boscaglia aveva intuito qualcosa se sottolineava la mancanza di alternative a centrocampo, l’assenza di amichevoli e il fatto che i giocatori si conoscessero poco.
La società però può ancora intervenire sul mercato, soprattutto a centrocampo dove continuano a rimbalzare le voci su Foglia (che però rinnoverà con l’Arezzo) e Luperini del Trapani.

E ieri è stato ufficializzato il prestito del giovane Rauti dal Torino.
Ci sono tifosi che storcono il naso per l’assenza di un bomber da 20 gol a stagione, ma fra Silipo, Floriano, Lucca, Santana, Valente, Kanoute e Saraniti almeno dal punto di vista numerico il reparto è completo e assortito. Sarà poi il campo a mettere in evidenza le qualità delle scelte dell’amministratore delegato Rinaldo Sagramola e del direttore sportivo Renzo Castagnini, scrive Tripi.

Ma i gol subiti a Teramo evidenziano come anche la difesa è andata in sofferenza, sebbene considerata il reparto più completo: nel primo gol Peretti soffre la velocità e sbaglia posizione; sul secondo gol la retroguardia schierata si fa infilare in velocità. Evidente è sembrato il ritardo di condizione, ma questo così come la mancanza di amichevoli di rodaggio, Boscaglia già lo aveva messo in preventivo.

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