Serie C, strada subito in salita dopo la brutta sconfitta in casa del Teramo.
Pagata la differenza di condizione con gli avversari che avevano cinque partite nelle gambe.
Organico troppo limitato, Boscaglia costretto a schierare gli ultimi arrivati Odjer e Kanoute.
I nodi del mercato. In Abruzzo con soli sedici uomini di movimento, il tecnico aspetta ancora Somma e Broh.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
La doccia gelata di Teramo toglie il velo al Palermo, che improvvisamente si scopre corto. Pochi ricambi, nessuno dei quali per variare in corsa l’assetto tattico, e una condizione ancora da trovare…
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che sottolinea come a Teramo il Palermo è andato con gli uomini contati, con una difesa incerottata, un centrocampo ridotto all’osso, schierando giocatori arrivati da poche ore.
Troppe incognite, con l’aggravante di non aver disputato nessuna amichevole e non aver potuto schierare due squadre da 11 nemmeno in ritiro.
Tanto basta per puntare il dito sul mercato, o meglio, sulle tempistiche con cui si è condotta la campagna acquisti, scrive Giardina che sottolinea come a Teramo l’organico era composto da 16 giocatori incluso il giovane Florio.
Il nodo amichevoli, che la società ha scelto di non disputare. Ma il vero problema è stato la composizione della rosa, con Peretti che si è adattato al posto di Doda vista anche l’assenza di Accardi che con l’arrivo di Somma rischia di perdere posizioni. A centrocampo non si poteva prescindere dallo schieramento a due uomini ed in avanti Boscaglia ha dovuto ricorrere a due giovanissimi come Lucca e Silipo.
Con il probabile allargamento delle liste, la dirigenza rosanero potrebbe fornire a Boscaglia qualche alternativa in più, aspettando
l’inserimento di Broh, Rauti e Somma. Intanto, sotto la pioggia di Teramo, la coperta del Palermo si è rivelata più corta del previsto, scrive Giardina in conclusione di articolo.
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