Il prossimo campionato di Serie C sarà molto più ostico degli anni precedenti. Come già annunciato innumerevoli volte, soprattutto per quel che riguarda il girone C della Lega Pro si potrà parlare di una vera e propria categoria B2.

Bari, Catania, Avellino e Palermo sono alcune tra le squadre che andranno a comporre il girone Sud della terza categoria professionistica italiana, annunciando un campionato estremamente competitivo e per nulla scontato.

Tutte le squadre che la prossima stagione saranno coinvolte in questo girone infernale stanno iniziando a muovere i primi passi verso la costruzione dell’organico e l’organizzazione tecnica. Uno tra i primi club ad andare verso tale direzione è stato l’Avellino, con l’annuncio di Piero Braglia sulla panchina irpina; adesso sembra che persino il Catania, ormai lontano da problemi con il Tribunale, stia per annunciare ufficialmente l’arrivo del tecnico Giuseppe Raffaele in vista del prossimo campionato.

PALERMO E BARI

Chi, invece, fino a questo momento non ha mosso apparentemente un dito sono Bari e Palermo. Le due società stanno vivendo periodi diversi della preparazione stagionale: i pugliesi qualche settimana fa hanno perso la finale playoff contro la Reggiana per la promozione in Serie B, e adesso devono raccogliere i cocci di una stagione fallimentare per tentare di ripartire al meglio; i siciliani provengono sulle ali dell’entusiasmo dai dilettanti, dopo una galoppata trionfale in Serie D che li ha visti dominare dalla prima fino all’ultima giornata giocata.

Due condizioni diverse, due tifoserie così lontane per umore e sentimento sportivo, che in questo momento sono unite entrambe da un unico leitmotiv: “siamo in ritardo”.

PALERMO IN RITARDO

E’ opinione diffusa tra i tifosi rosanero che la società di Viale del Fante sia in ritardo per la costruzione della squadra in vista del prossimo campionato. E, in effetti, se ci si sofferma esclusivamente a guardare la fattualità degli eventi il Palermo è ancora senza un allenatore, non ha annunciato alcun acquisto, e tra poco più di 10 giorni dovrà presentarsi in ritiro.

Va detto, però, che la cosiddetta girandola degli allenatori ha avuto inizio soltanto qualche giorno fa col termine dei campionati di Serie A e B: una spirale innescata da una serie di esoneri e separazioni forzate, al termine della quale dovremmo ritrovarci con il nuovo tecnico in panchina e con qualche acquisto sin dal primo giorno di ritiro, esattamente come accaduto l’anno scorso con Lancini e Martinelli.

BARI IN ALTO MARE

Se il Palermo è in ritardo, il Bari è in alto mare. La società pugliese deve ancora decidere quale sarà il futuro del proprio tecnico, Vincenzo Vivarini, e quello del direttore sportivo Matteo Scala. Ma non è tutto: non va dimenticato che la squadra biancorossa, in virtù del nuovo regolamento di Lega Pro, non potrà avere più di 22 giocatori tesserati in rosa, il che la costringerà a dover fare qualche cessione prima di poter effettuare qualsiasi operazione in entrata.

Le trattative, sia in entrata che in uscita, sono però strettamente condizionate dal destino del direttore sportivo barese Carta, che ancora non è possibile conoscere: sembra infatti che nel capoluogo pugliese possa sorgere una vera e propria rivoluzione a livello dirigenziale e tecnico, per evitare il ripetersi degli errori che hanno portato i Galletti alla mancata promozione in serie cadetta.

Vivarini, malgrado da allenatore del Bari abbia subito una sola sconfitta (proprio in finale playoff), non è sicuro del proprio posto. All’ex tecnico dell’Ascoli una gran parte della tifoseria rimprovera un atteggiamento fin troppo difensivista, che ha portato i biancorossi a subire in maniera passiva l’iniziativa degli avversari in alcune situazioni.

L’ambiente palermitano è impaziente di conoscere il destino della propria squadra, e il desiderio di chiarezza da parte della tifoseria è pienamente comprensibile. Ma ogni considerazione va commisurata alla relativa lentezza da parte di club già strutturati in Serie C, come il Bari, che ancora non sanno se essere carne o pesce.

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3 Commenti

  1. E’ un paragone che non sta ne in cielo ne in terra… il bari ha gia’ a diposizione un’organico…deve efettuare solo qualche cessione…deve solo puntellare l’organico.. noi siamo a mare completamente…dobbiamo ancora ingaggiare l’allenatore e coi tempi di sagramola tutto agosto passera’…dopodiche’ dobbiamo acquisire almeno 12 elementi…questi non hanno piu’ scuse ed ogni tentativo di difenderli diventa assolutamente ingiustificabile…

  2. Non si può confrontare una squadra che ha una rosa pronta e deve solo scegliere l’allenatore con una compagine che viene dalla D che ha una rosa composta attualmente da 12 giocatori e che da più di 1 mese e alla ricerca di un tecnico….
    La verità che la società Palermo è stata regalata a degli squattrinati che vogliono solo speculare sul club ,e alla base della mia opinione ci sono i fatti eclatanti di questo ultimo mese(sconto sullo stadio,cambio sede campo d’allenamento con scelta il sintetico di carini,richiesta provino giocatori già in rosa ,proposta guuida tecnica al ribasso con contratto annuale.
    PREPARIAMOCI AD UN’ANNATA DI SOFFERENZA PERCHE’ SE CI VABENE SI RESTA C

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