Quando accade una disgrazia o un evento drammatico come quello che ha colpito ieri pomeriggio Palermo, non mancano, anche a distanza di pochi minuti, i puntuali commenti di politici o faccendieri vari. Da destra a sinistra, nazionali o locali, per favore, tacete e non avventuratevi in analisi che non solo non vi appartengono ma sono il più delle volte poco pertinenti.
Perchè parlare di acquazzone o di mezz’oretta di pioggia è offensivo per chi ha rischiato la vita e significa alterare la realtà per i propri interessi.
Sempre, da destra o da sinistra, in fatto di catastrofi o calamità naturali, non mancano mai i cosiddetti sciacalli, quelli cioè che amano speculare, sparare a zero pur di averne un ritorno personale. Ed in genere il ritorno è di tipo politico.
Difficilmente i criticoni sono direttamente coinvolti ma, nelle difficoltà, sperano di trarne un giovamento personale in fatto di consensi.
Insomma sono in perenne campagna elettorale e quando succedono tragedie per loro è manna dal cielo. O almeno così pensavano fino alla pandemia che invece ha dimostrato che il popolo non è fesso se è vero che chi ha provato a guadagnarci politicamente, sta perdendo consensi.
Entrando nello specifico dei fatti di Palermo, invitiamo gli sciacalli di turno ad un maggiore rispetto e se possibile a tenere la bocca chiusa visto che le fogne della città sono già stracolme e non possono ricevere altro materiale, seppur verbale.
Correttezza imporrebbe che, passata la tragedia, si vadano a cercare i responsabili che probabilmente vanno trovati negli anni, anche molti anni indietro fra quelli che erano gli amici politici di chi oggi spara a zero.
Anche perché i palermitani, quando è scoppiata la pandemia in Lombardia/Veneto, credo non abbiano usato frasi offensive nei confronti delle amministrazioni locali per la pessima gestione degli ospedali da cui, è storia, è partita la diffusione in tutto il territorio. Prima affrontare l’emergenza ed esprimere solidarietà. Poi cercare i colpevoli, anche in casa se è il caso. Sputare sentenze a disastro in corso non paga più cari politici….
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