Una conoscenza estemporanea, quattro chiacchiere passeggiando per Corso Vittorio Emanuele e poi la violenza in un posto appartato a Villa Bonanno.
E’ accaduto qualche giorno prima dell’inizio della pandemia e la vittima è una giovane turista americana che si trovava in vacanza a Palermo.
Secondo la testimonianza della ragazza, mentre stava scattando alcune foto alla Cattedrale di Palermo, è stata avvicinata da due ragazzi bengalesi con cui ha iniziato a chiacchierare serenamente.
Evidentemente però le intenzioni erano diverse e dopo aver trascorso un po di tempo chiacchierando piacevolmente, sono arrivati a Villa Bonanno dove uno dei due , un 30enne, avrebbe abusato di lei nonostante la sua resistenza. Il giovane bengalese aveva scelto un luongo molto buio ed appartato della villa sperando anche di non essere ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Dopo lo stupro il 30enne si è allontanata insieme all’amico.
La donna, venne poratata al Policlinico dove aveva denunciato l’accaduto. Grazie invece proprio alle riprese delle telecamere, il bengalese è stato subito identificato e denunciato per violenza sessuale. In un secondo momento è stato rintracciato anche l’amico.
Per entrambi c’è il rinvio a giudizio. Uno di loro ha chiesto il rito abbreviato mentre l’altro andrà a dibattimento. Questa la decisione del Gup Annalisa Tesoriere.
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