Verso il via la riforma dei campionati professionistici in Italia, le Leghe avrebbero trovato l’accordo con il favore del Governo e del Coni mentre manca l’accordo con l’Aic (Associazione Italiana Calciatori).

Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello ha pubblicato pochi minuti fa una semplice grafica dove viene mostrato quali campionati saranno interessati dalla riforma, in che modo e quali invece non subiranno modifiche.

Ecco come probabilmente si svolgeranno i campionati nella stagione 2020/2021.

Serie A (20 squadre)

Serie B (due gironi da 20 squadre = 40 squadre totali)

Terza Serie (tre gironi da 20 squadre = 60 squadre totali)

Gli introiti della Serie B aumenterebbero grazie ad un aumento dei diritti TV (che passerà dal 6% al 10%)

Non sarebbero previste invece modifiche per Serie C e Serie D, quindi in ogni caso il Palermo per quest’anno non verrà interessato dalle nuove strutture dei campionati.

Queste le premesse, se ne discuterà quindi al prossimo consiglio federale. I due giorni della Serie B saranno composti dalle attuali società al netto di promozioni e retrocessioni, più 20 squadre provenienti dalla Serie C.

Questa idea è stata avallata dal Presidente della Lega B Mauro Balata, che così si è espresso ai microfoni di Adnkronos qualche giorno fa: “Riforme necessarie che vanno affrontate con grande senso di responsabilità e con interventi mirati e decisi. Un percorso che determini un vero cambiamento nella direzione dell’innovazione e di un futuro del calcio che possa determinare la riaffermazione di quel ruolo di leadership che l’Italia ha sempre occupato nel contesto europeo e mondiale. Sostenibilità, regole di accesso rigide e chiare, trasparenza devono essere linee guida di una riforma complessiva che consenta di definire un sistema credibile e solido. Abbiamo modelli di riferimento a cui ispirarci. In tale senso auspico un’iniziativa forte della Federazione e leggo con piacere che il presidente Sibilia e la Lega Nazionale dilettanti sono determinate ad attivarsi da subito in questa direzione”.

 

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1 commento

  1. A me sembra una cavolata, esiste un esempio di questo format in Europa? Di sicuro si abbasserà il livello del gioco visto che molte squadre che oggi militano in serie C verrebbero promosse d’ ufficio in serie B. Cosa non farebbero le società di calcio per i soldi delle televisioni!!

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