Sicilia a numero chiuso.
I fuorisede potranno tornare nell’isola, ma solo se ci riusciranno. Restano le limitazioni sui trasporti. Secondo una stima non più di 200 al giorno ce la faranno a rientrare. E dovranno mettersi i quarantena. Fase2 pure per gli ospedali.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola, nell’articolo di Giorgio Ruta.

Rientri sì, ma limitati. Sicilia a numero chiuso.
Da lunedì possibile tornare per chi ha domicilio nell’Isola. Il governo accoglie la richiesta di Musumeci: fino al 17 maggio collegamenti molto ridotti. Voli da Roma esauriti, pochi posti per il transito sullo Stretto.

dal 4 maggio si potrà rientrare nel luogo di residenza, ma per l’Isola rimangono le limitazioni sui trasporti. E quindi, i fortunati potranno essere, secondo una stima, non più di duecento al giorno e dovranno mettersi in quarantena.
Si sentono abbandonati e vogliono tornare…Sono le storie di tanti giovani, studenti e lavoratori che vivono al nord ed hanno reali difficoltà a rientrare in Sicilia. Dopo il 4 maggio potrebbero farlo anche se per la nostra isola restano valide le restrizioni: solo due aerei al giorno da Roma per Palermo o Catania. Non resta che il treno: dal nord rimangono il Frecciabianca e due Intercity Roma-Reggio Calabria.
Arrivati a Villa San Giovanni si potrebbe traghettare a piedi a prendere un treno regionale per Palermo. Ma c’è un problema: solo 5 corse di traghetto al giorno e priorità a sanitari, forze dell’ordine e camionisti. Facendo una stima, non saranno più di 200 le persone che potranno raggiungere la Sicilia in un solo giorno.
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