Stellone

Una notizia che ha dell’incredibile. L’ex allenatore rosanero Roberto Stellone è stato esonerato alla guida dell’Ascoli durante la quarantena per non contrarre il coronavirus. E’ stato letteralmente licenziato dalla società di Serie B a causa di un mancato accordo che avrebbe previsto una revisione degli accordi contrattuali, dovuta al periodo d’emergenza economica legato al Covid-19.

Il comunicato:

“Le straordinarie e non prevedibili vicende del virus COVID-19, che stanno interessando il nostro Paese, ci inducono a non prevedere la fine dello stato di emergenza e, di conseguenza, non ci consentono di prevedere la data di ripresa del Campionato di Serie B, non essendo stata ancora presa alcuna determinazione in materia dagli organi competenti. Tale condizione ha spinto la Società ad adottare dei provvedimenti in ambito dei rapporti contrattuali in essere con i vari atleti e staff, al fine di salvaguardare anche la continuità aziendale rispetto alla situazione contingente che stiamo vivendo. Tenuto conto che l’Ascoli Calcio ha tuttora in essere un contratto di prestazione sportiva con Mister Zanetti, nonché con il relativo staff, da qui, la necessità da parte della Società di adottare misure di contenimento dei costi in ragione delle condizioni oggettive venutesi a creare per eventi imprevedibili e circostanze eccezionali, che configurano la cd. causa di forza maggiore. A tal proposito è stata risolto unilateralmente il rapporto contrattuale con Mister Stellone e il suo staff per intervenuta eccessiva onerosità anche in relazione alla durata dei rispettivi contratti. La Società ha preso atto della decisione solo dopo aver verificato l’impossibilità da parte del Mister e del suo staff di risolvere il contratto consensualmente, con un accordo transattivo, non avendo condiviso positivamente le varie proposte avanzate dalla Società, a seguito del momento contingente generale. La Società Ascoli calcio 1898 FC S.p.A. comunica, inoltre, di aver affidato la guida della prima squadra al tecnico della primavera Guillermo Abascal”.

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