Ricordate il movimento no-vax così diffuso fino a qualche tempo fa? Non bastava quello a tenere lontane le famiglie dai centri di vaccinazione, adesso anche l’emergenza coronavirus ha messo il suo zampino.

Così Repubblica vuole approfondire un tema finora trascurato, quello che riguarda il calo delle vaccinazioni: la conseguenza più vistosa è il ritorno di malattie come il morbillo che solo nel 2018 ha causato 140.000 morti a livello globale.

117 Milioni di bambini rischiano oggi di non avere l’immunizzazione contro questa malattia in un momento in cui circola un virus per cui attualmente non esiste vaccino.

Meno vaccinazioni inoltre significa in generale meno protezione e ritorna in auge la tanto decantata immunità di gregge, presente in dibattiti sul coronavirus.

Inoltre, è importante sottolineare, non è un problema che riguarda solo i Paesi più poveri: anche i paesi più ricchi, con un buon sistema sanitario rischiano di soccombere per le complicanze dovute al morbillo o alla varicella.

Arriva da qui la denuncia della Measles & Rubella Initiative, rilanciata dalla Società Italiana di Pediatria che ha messo l’accento sulla situazione nazionale: “Nel nostro paese, per timore del contagio dato dall’emergenza coronavirus, molte famiglie hanno preferito rinviare le sedute vaccinali previste per i loro figli“.

Una situazione che a volte non è stata determinata solo dai genitori come osserva Rocco Russo, responsabile del tavolo tecnico vaccinale della Sip: “la situazione più grave e pericolosa è stata determinata dalla chiusura temporanea di alcuni centri vaccinali, così come la decisione da parte di alcuni responsabili delle unità operative materno-infantili di posticipare sedute vaccinali e pediatriche del ciclo primario a date da destinarsi pur avendo a disposizione adeguate risorse di personale”.

Un’interruzione di pubblico servizio a dir poco inaccettabile. Soltanto nel 2019 in Italia sono stati registrati 1627 casi di morbillo e 22 di rosolia; l’86 % dei casi non era vaccinato, con una maggiore incidenza nella fascia d’eta tra 0-4 anni.

Se non ucciderà il coronavirus, sarà forse il morbillo?

 

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