Palermo Cervello suicida

Finisce un incubo e comincia, finalmente, la tranquillità. La signora di 66 anni proveniente da Bergamo era stata la paziente zero a Palermo, colei che aveva portato il virus in città. Dopo 46 giorni di ricovero e moltissimi tamponi effettuati per la bergamasca è arrivato il tempo di lasciare la truttura ospedaliera “Cervello” di Palermo.

La signora è stata contattata telefonicamente e le sue prime parole sono di liberazione:
“Non mi sembra vero. Sono stata fortunata perchè sono stata bene da subito ma i tamponi erano sempre positivi, era una delusione ogni volta….”. Da lunedì la sessantaseienne potrà tornare a casa con il marito (guarito ben prima di lei dal virus) ma nel frettempo, la stessa ci tiene a sottolineare tutta la competenza del personale medico che la assistita in questo mese e mezzo che sembrava non voler finire mai. Ecco le sue parole rilasciate a PalermoToday.it:

“Vorrei ringraziare il personale medico e infermieristico per la professionalità, ma anche per l’umanità. Perchè mi hanno fatto sentire meno sola. Però ho il cuore straziato da quanto succede a Bergamo, dove ci sono persone che muoiono sole senza potere salutare i propri cari. State attenti, state a casa”.

 

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