Sono numeri drammatici quelli diramati in queste ore da Sicindustria: secondo un sondaggio condotto dall’organizzazione siciliana, l’80% delle imprese siciliane non riuscirebbe a pagare le tasse a causa dell’emergenza Coronavirus.

Il dato si aggrava ancor di più se si considera che il 68,7% delle imprese dichiara di non poter pagare i propri dipendenti nei prossimi 60 giorni

In una situazione d’emergenza le arcaiche procedure burocratiche esistenti a livello regionale e nazionale rischiano di determinare la chiusura di centinaia di imprese. Abbiamo evidenza che le attività relative alle procedure della CIGD sono in forte ritardo e appesantite da adempimenti burocratici inutili: in Sicilia non è ancora aperto il termine per presentare le domande. E questo determinerà ulteriori disagi e tensioni sociali.”, riporta PalermoToday le parole del Vicepresidete vicario di Sicindustria, Albanese.

“I pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni alle imprese subiscono ulteriori e incomprensibili ritardi; si susseguono annunci su ipotetiche misure regionali a sostegno delle imprese ma nulla di concreto. Anche i provvedimenti e le offerte del sistema bancario per garantire la liquidità alle aziende sono rimasti legati a procedure di valutazione che non tengono conto del momento emergenziale e della mancanza di un sistema di autofinanziamento delle aziende stesse legato ai normali flussi di cassa. Sicuramente sconfiggeremo il Coronavirus ma altrettanto probabile è che le imprese vengano uccise da un miope e bizantino sistema burocratico”.

 

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