Maturità 2023

La prima urgenza del Ministero dell’Istruzione riguarda gli Esami di Stato: sia quelli di terza media che quelli di Maturità. In attesa di definizione, a partire dalle idee della ministra Azzolina è la definizione di un nuovo decreto che definisca in maniera chiara la chiusura dell’anno scolastico.

Sarà un anno senza precedenti: non vi saranno previsti bocciati, senza che questo significhi “6 politico”. Si sta infatti cercando un modo per far sì che i professori possano promuovere nonostante i debiti in una o più materie nel momento in cui l’anno scolastico è stato interrotto.

La Maturità sarà semplificata in maniera radicale: il livello dell’intervento si conoscerà solamente dopo le vacanze pasquali. Sono rimaste in piedi, secondo Repubblica, soltanto due ipotesi. Nell’ipotesi remota che si rientri a scuola a Maggio, il diploma superiore prevederà l’ammissione per tutti ai quadri.

Con un rientro a Maggio, ci sarebbero 4 settimane per potere studiare e mettere in atto le prove scritte. La prima prova d’Italiano resterebbe unica e nazionale, nonostante i creatori debbano tenere conto delle difficoltà di questi mesi in cui i ragazzi hanno assistito per lo più a video-lezioni e a una riduzione del programma ministeriale.

Esclusi quindi spunti contemporanei nelle tracce storiche, riflessive, letterarie. Appare improbabile una traccia unica per la seconda prova, si dovrà tenere conto delle chiusure differenziate che sono avvenute (come quella di Codogno a fine febbraio, Roma il 5 marzo) e che non hanno consentito la medesima preparazione.

Le tracce dovrebbero quindi essere proposte dalle singoli commissioni d’esame, diverse per ogni classe d’Italia.

Il terzo scenario è quello più probabile: che a scuola non ci si ritorni proprio. La data limite in quel caso sarebbe il 17 maggio.Se entro quella data non ci saranno notizie, salterà tutto.

I maturandi saranno ammessi, ma non verranno effettuati gli scritti, ad impedirlo saranno ragioni sanitarie. E’ già accaduto nel caso del terremoto dell’Aquila nel 2009 e in provincia di Modena nel 2012. Così ad essere rafforzato sarà il colloquio orale che durerà almeno un’ora costituito da traduzioni, esercizi di matematica e così via.

Il colloquio potrebbe così valere 60 punti su 100, gli altri 40 saranno derivati dal conteggio dei trascorsi dello studente in terza e quarta superiore.

Per il colloquio orale ci sarebbero meno problematiche: convocazioni singole senza testimoni o come ultima ratio la possibilità di svolgerlo in modalità telematica dato il successo delle lauree a distanza.  La stessa logica varrebbe per l’esame di terza media, esami svolti senza tornare più in aula.

Per recuperare i programmi si sta pensando ovviamente per le altri classi, ad uno sforzo massiccio nei mesi di Settembre ed Ottobre: saranno ampliati i corsi di recupero e le valutazioni saranno senza sconti.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui