La Regione apre, il Comune nicchia, gli ambientalisti si oppongono: la scelta divide la città.
Soluzione definitiva rinviata a fine mese, ma le parti continuano a trattare; il Comune mette dei paletti mentre da Legambiente arriva un secco no
La disfida della Favorita
Nel parco, al posto dell’ex campo Rom, il Palermo calcio vuole costruire il nuovo centro sportivo.
Per Sala delle Lapidi il via libera sarà condizionato alla realizzazione di un’area attrezzata la cui fruizione sia aperta a tutta la città.
Il club rosanero è pronto ad assecondare le richieste dell’amministrazione purchè non entrino in contrasto con le esigenze del club.
Il futuro del parco dopo lo sgombero: promesse a vuoto.

Questi i titolo di Repubblica, oggi in edicola, negli articoli di Valerio Tripi e Claudia Brunetto.

Distinguo, precisazioni e paletti. Sull’assegnazione dell’area dell’ex campo rom al Palermo per la realizzazione del centro sportivo si procede come sulle montagne russe.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea le diverse posizioni relative alla costruzione del centro sportivo nella zona dell’ex campo rom.
L’obiettivo è arrivare ad una soluzione che rispettando i vincoli ambientali possa consentire la realizzazione di un impianto aperto anche alla cittadinanza. Il no è arrivato da Legambiente che sottolinea: è un parco all’interno di una riserva naturale che non ha bisogno di altro cemento.
Sul fronte dei favorevoli si pone l’accento sulla possibilità di valorizzare l’area dopo anni di abbandono: Dov’era Legambiente quando in quell’area venivano bruciati copertoni o installate baracche piene di eternit?

La soluzione del centro sportivo aperto alla città sembrerebbe accontentare le parti, scrive Tripi che riprende le parole del vice-Sindaco Giambrone: “L’amministrazione comunale ha chiarito in diverse sedi e da tempo che considera la fruibilità pubblica e aperta dell’area della Favorita come la priorità per qualsiasi progetto di utilizzo. .Qualsiasi utilizzo esclusivo ci sembra che sia da escludere, essendovi peraltro tante aree in città che possono prestarsi a questo tipo di utilizzo”.

E il Palermo? Se l’accordo rispetto agli spazi aperti non ostacolerà il club nella fruizione di spazi per i campi di allenamento, si potrà andare avanti.

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