Manuel Peretti è una delle piacevoli sorprese di questa prima metà di stagione: il giovane difensore centrale si è distinto fino a questo momento per continuità di rendimento e personalità.

Intervistato da “La Gazzetta dello Sport” ha parlato dei rapporti con la città, i suoi compagni ed il Mister. Di seguito vi proponiamo una parte dell’intervista.

“I primi mesi al Sud ho fatto fatica. Ma qui la gente è calorosa, ti fa sentire a tuo agio. Mia madre si è messa a piangere, mio padre era preoccupato per la piazza e per quello che si dice e si continua a dire su Palermo e la Sicilia. Non è come si racconta e l’hanno constatato con i loro occhi. Pergolizzi ha tanta stima di me, aldilà delle presenze conta dare il massimo sia in 5′ che in 90′, anche 20′ possono cambiare la carriera”.

“Parlo spesso con i compagni, da Lancini a Crivello che hanno sempre elogi per me. Con Accardi ci scambiamo video con situazioni di gioco dei difensori di grandi squadre. Le sconfitte contro Savoia e Acireale servono, a loro ci penseremo al ritorno: andremo a vincere sia in casa del Savoia che dell’Acireale. Domenica contro il Troina si deve vincere per passare bene il Natale e ricominciare con la carica giusta, sperando che qualche passo falso lo faccia il Savoia”.

“Dovevo fare il fuori quota in Primavera a Verona, poi sono cambiati i regolamenti e ho pensato che era meglio andare a fare esperienza. È arrivata la chiamata del Palermo, è l’occasione della mia vita in un club così, se hai le caratteristiche giuste e la società ti ritiene valido in ottica futura, si può fare il cammino insieme verso le serie più importanti. Qui mi trovo molto bene, devo ringraziare il Verona per i 10 anni trascorsi lì, ma credo che Palermo sia la mia dimensione

 

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