Barbera con ampi spazi vuoti per un partita spartiacque per il campionato del Palermo, che contro l’Acireale scende in campo con il modulo 4-3-2-1: Ambro dietro la coppia d’attacco Felici e Santana. Ricciardo nuovamente in panchina  per la terza settimana consecutiva.

Giocatori rosanero molto propositivi, ma alquanto imprecisi nei passaggi. Ne approfittano gli acesi per recuperare palla e ripartire pericolosamente in contropiede. Al 14′ Doda si procura un inutile cartellino giallo per atterramento sulla fascia di Savonarola lanciato a rete. Al 18′ brutto infortunio alla caviglia per Santana dopo una caduta nell’area dell’Acireale. L’ argentino costretto a lasciare il campo in barella, al suo posto entra Ricciardo.

Al 33′ l’ Acireale va in vantaggio con De Felice, gol facilissimo del giocatore acese che a due passi da Pelagotti mette la palla in rete dopo la prima vera azione offensiva dei suoi. Difesa rosanero che si era fermata a seguito di un fischio creduto erroneamente da parte dell’arbitro, ma proveniente dagli spalti che spiazzando i giocatori del Palermo ha permesso agli avversari di portarsi in vantaggio.

Occasionissima per il Palermo al 40′ con Felici che fallisce clamorosamente la rete del pareggio. Poca lucidità da parte dei Rosanero che in fase di passaggio commettono troppi errori e consentono ai giocatori etnei di recuperare e di proiettarsi in avanti. E proprio nei minuti finali di recupero del primo tempo, ben cinque quelli concessi dall’arbitro, l’Acireale  fallisce di un soffio l’ occasione di segnare la rete del raddoppio.

Nella ripresa il Palermo è subito in avanti e nel giro di un minuto conquista due corner consecutivi, Ricciardo segna al 3 minuto, ma la rete viene annullata per presunto fuorigioco dell’attaccante rosanero. Va in gol invece l’Acireale per un errore clamoroso della difesa del Palermo che consente a Savonarola di bucare nuovamente la rete di Pelagotti.

Le ripartenze degli acesi nascono tutte da banalissimi errori di passaggio dei giocatori del Palermo, che totalmente in bambola, si lanciano a testa bassa in avanti ma senza nessuna lucidità facendosi beffare clamorosamente dagli acesi che fanno poco o nulla e stanno sornioni ad aspettare i Rosanero che mai come prima di questa gara, interpretata malissimo, decidono di farsi del male da soli.

Al 55′ doppia sostituzione per Pergolizzi: fuori Langella per Kraja e Ambro per Ficarrotta. Ed è proprio Kraja ad accorciare le distanze al 56′ dopo un assist in area di Felici. Dopo il gol del Palermo la gara si infiamma, la squadra rosanero si riversa furiosamente in avanti alla ricerca del pari, gli acesi cercano il tapin vincente con le ripartenze che generosamente ricevono in regalo dal Palermo.

Al 63′ punizione inesistente dal limite dell’area, molto pericolosa concessa dall’arbitro all’Acireale che fortunatamente finisce fuori. Ma il Palermo è troppo nervoso e non riesce ad essere incisivo in fase di attacco con Ricciardo poco reattivo in area avversaria. Tutto facile per gli Acesi che perdono tempo nel tentativo di neutralizzare gli attacchi rosanero e controllano la partita.

Anche poco fortunati i giocatori del Palermo, in una giornata in cui sembra che niente va per il verso giusto e tutto gira contro. Al 74′ entra Lucera al posto di Vaccaro e il Palermo si schiera con il 4-2-4. Tutti in attacco alla ricerca disperata di un pari che tutto sommato il Palermo meriterebbe, ma che la poca lucidità impedisce di raggiungere. La rabbia agonistica non riesce a concretizzarsi in valide azioni offensive, il muro eretto dall’Acireale regge agli assalti rosanero, mentre i minuti implacabilmente scorrono via.

Troppi falli spezzettano le fasi concitate del gioco, l’inezia offensiva si smorza a tutto vantaggio dell’Acireale che si limita a controllare e ripartire. Il Palermo attacca a testa bassa, ma si perde palla opinatamente, i giocatori dell’Acireale si buttano a terra in preda di presunti crampi. Al 81′ rosso per Lancini già ammonito per proteste e Palermo in 10. Partita che si complica ancora di più per la squadra rosanero che in un derby molto sentito dalla squadra acese ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare ed anche di più.

Ricciardo totalmente senza senso di posizione fallisce un aggancio in area avversaria e consente, dopo un’uscita suicida di Accardi, di recuperare palla all’Acireale che senza il benché minimo sforzo riparte in contropiede e segna il terzo gol chiudendo di fatto la gara. Dopo la terza rete subita Pergolizzi fa entrare Peretti al posto di Martinelli. Ma la gara è già pesantemente compromessa e il Palermo subisce la seconda sconfitta del campionato e vede avvicinarsi il Savoia che  guadagna altri punti sulla squadra rosanero.

Squadra assolutamente cinica l’Acireale, che non ha avuto nessun gioco, che ha segnato su ripartenze ed ha vinto per totale demerito del Palermo, che deve necessariamente ritrovare umiltà e la giusta rabbia agonistica. Ricciardo è apparso totalmente avulso dal gioco, mai in posizione, molle e poco lucido sotto porta. Anche Felici molto involuto ed egoista in ampi tratti della gara. Gli individualismi non fanno bene e senza gioco corale la squadra rosanero è davvero troppo fragile e facile preda degli avversari

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