L’ultimo derby al Barbera tra Palermo ed Acireale risale al 30 agosto 2000, Coppa Italia di serie C. Lo stadio si chiamava ancora la “Favorita” e la gara terminò 1 a 1. In tutto sono stati 12 gli incontri fra le due compagini siciliane, sette i pareggi, tre le vittorie per gli acesi e due i successi per i rosanero.

Ad Acireale c’è grande attesa per una gara che promette grande spettacolo sia in campo che sugli spalti. Saranno numerosi, infatti, i tifosi acesi che accompagneranno la loro squadra in questa importantissima e delicata trasferta. A parlarne ai nostri microfoni Giuseppe Fasone, Direttore Generale dell’Acireale:
“Finalmente arriva il derby, da parte nostra c’è  molta attesa per una partita che mancava da quasi 20 anni. Dopo non c’è stata più la possibilità di incontrarci perché il Palermo ha giocato in palcoscenici più importanti, come merita di fatto e come sicuramente non merita la serie D. E’ una gara molto sentita dalla nostra tifoseria, ci sarà molto seguito di pubblico perché i tifosi dell’Acireale sono molto caldi e seguono la squadra ovunque. Prevedo  dunque un grande afflusso al Barbera, come penso saranno numerosissimi anche i tifosi rosanero. Credo che il Palermo in primis, Acireale poi, Messina e Savoia siano le città più importanti di questo girone.”

Per Acesi e palermitani il vero derby resta comunque quello con il Catania
E’ vero, la rivalità vera è con il Catania, ma l’Acireale ha comunque sempre desiderio di confrontarsi con realtà importanti. Bene o male anche il nostro club ha avuto trascorsi importanti, nelle stagioni 1993/94 e 1994/95 sia Palermo che Acireale militavano in serie B. Il derby con il Catania è molto sentito, manca da tempo perché negli ultimi anni la storia della società è stata molto tribolata. Nel calcio ci sono questioni societarie che pesano anche nel presente. In questo senso ne sa qualcosa anche il Palermo, la serie D infatti è frutto della passata gestione. Ed è così anche per tutte le altre squadre che devono guardare molto attentamente ai bilanci societari.”

Come si sta preparando la squadra alla sfida con il Palermo, in vista anche delle prossime due gare contro Giugliano e Savoia?
“Fino a sabato scorso eravamo concentrati per affrontare il Corigliano, noi pensiamo partita dopo partita. Ogni gara ha una storia a sé, pertanto questa settimana la nostra attenzione è rivolta solo al Palermo, sappiamo bene che questo match avrà un sapore diverso, è anche una forma di orgoglio per noi, per il passato che abbiamo avuto e perché ci ricorda tempi belli. Speriamo che entrambi possiamo fruire nel futuro di tempi migliori in altre categorie.”

E’ d’accordo con il vostro capitano Savonarola quando afferma che si tratta di una partita che si prepara da sola?
Assolutamente si, è una di quelle gare che qualsiasi giocatore vorrebbe giocare, perché, secondo me, al cospetto del Palermo, che è una corazzata e su questo non si discute, qualsiasi giocatore ha lo stimolo giusto per giocarsela a viso aperto. L’importante è che a vincere sia sempre lo sport, a prescindere dal risultato finale. Fermo restando che noi conosciamo bene la forza del Palermo, siamo però consapevoli anche della nostra forza. Sia il Mister, che i giocatori sanno che sarà una partita difficile ma che  l’Acireale comunque non teme.”

A cosa dovrà fare attenzione il Palermo?
Alla grande voglia di fare la partita da parte dell’Acireale ed alla volontà  di volersela giocare a viso aperto. Mi auguro che qualsiasi risultato possa scaturire dal campo, sia il frutto solo del gioco e non di episodi che, soprattutto in questo ultimo periodo, ci ha visti pagare pesantemente alcune decisioni avventate da parte degli arbitri. Il Palermo deve sapere che l’Acireale giocherà la partita con rispetto per l’avversario, ma senza nessun timore.”

L’unica sconfitta interna della squadra rosanero può essere un buon viatico per l’Acireale?
Credo che da quella sconfitta contro il Savoia, il Palermo ne abbia fatto tesoro. Nel campionato di serie D non ci sono partite semplici, quando si scende in campo si deve dare tutto e lottare sempre. Anche noi dopo un buon inizio, abbiamo avuto qualche difficoltà perché non abbiamo una rosa molto ampia. Abbiamo messo su questo organico a fine luglio, scegliendo dei giocatori che facessero una base importante e dei giovani all’ altezza di questi. Sono venuti a mancare due/tre giocatori che costituiscono l’asse portante della squadra e purtroppo ne abbiamo pagato le conseguenze. Ma siccome guardiamo tantissimo al bilancio, perché il calcio è fatto anche di numeri e quelli più importanti sono appunto quelli del bilancio, abbiamo preferito fare scelte oculate. Non siamo stati fortunati perché poi sono venuti a mancare pedine fondamentali.”

Che partita si aspetta e quale, secondo lei, sarà il risultato finale?
Sono certo che sarà una gara bellissima e molta intensa, con una grande cornice di pubblico. Entrambe le squadre vogliono ben figurare e il pronostico a mio avviso è apertissimo a qualsiasi risultato. La favorita del campionato, secondo me, resta la squadra rosanero. Un capoluogo come Palermo non può restare in serie D, anche se a dire il vero questo campionato è diventato ormai un serbatoio per fare ripartire le grandi squadre e questo non è molto accettabile. Il Palermo però non dovrà mai abbassare la guardia, perché ci sono altre società importanti, come il Savoia, l’Acireale e l’FC Messina, che sicuramente possono fare bene in questo campionato”.

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