Nelle seconde linee di Pergolizzi, il segreto del rilancio rosanero.
Nel successo del Palermo contro l’Acr Messina la spinta è arrivata da chi ha giocato meno o sostituiva i titolari.
Il tecnico: ” Questa è una squadra che lotta compatta. E se tutti fanno il loro dovere, noti solo il risultato finale”

Nel giorno delle difficoltà il Palermo si scopre più forte.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi su Repubblica oggi in edicola.
Contro l’Acr Messina, Pergolizzi ha capito che anche le seconde linee possono dare una mano a questa squadra ed il fatto di avere in panchina gente che può giocare alla pari con i cosiddetti titolari per un allenatore è motivo di grande serenità.

È vero che coloro che hanno giocato la maggior parte di queste prime 13 partite hanno portato il Palermo in testa alla classifica con 11 vittorie però è anche vero quello che lo stesso Pergolizzi aveva detto e cioè che il rischio di un rilassamento poteva essere dietro l’angolo.

Il fatto di poter contare su altri giocatori in grado di tenere sulla corda i titolari scrive Tripi, diventa benzina preziosa per questo finale di andata dove il Palermo avrà tre scontri diretti su 4 gare da disputare con Giugliano, Acireale e Troina.
Ne è l’esempio la coppia di centrali Peretti-Accardi che non hanno per nulla sfigurato rispetto ai titolari Lancini e Crivello.
Così come Ambro che, scrive il giornale, consente al Palermo di cambiare pelle semplicemente spostandolo da trequartista ad attaccante aggiunto oppure a centrocampo per recuperare palloni.
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