E’ nato prima l’uovo o la gallina? Sembra di trovarsi a dover dirimere questo dubbio epico quando si legge il motivo del ricorso del Marsala.
Il giudice sportivo della Lega dilettanti avrà un bel lavoro da fare per dipanare una matassa che a prima vista sembra difficile da sciogliere. Andiamo ai fatti:
si gioca il recupero di San Tommaso-Marsala. Sul campo gli irpini vincono 2-1 ma al fischio finale, i marsalesi presentano ricorso. Forse non sono ancora arrivati negli spogliatoi oppure lo stavano scrivendo durante la partita.

Motivo? Il San Tommaso schiera tale Colarusso, espulso domenica scorsa nella gara contro il Roccella e dunque verso la squalifica. Il punto è che quando inizia la partita non è ancora stato pubblicato il comunicato del giudice sportivo.
Inoltre la gara è un recupero della 10a giornata di campionato.
Insomma per il San Tommaso Colarusso poteva giocare, per il Marsala, no in quanto prossimo alla squalifica. E c’è chi addirittura ipotizza che la squadra si sia rilassata proprio in virtù della presenza del giocatore, immaginando già la vittoria per 3-0 a tavolino.

Che invece non appare così scontata.
Certo che questo Colarusso deve essere un fenomeno per non aver voluto rinunciare alla sua presenza, nonostante i rischi a cui si poteva andare incontro schierandolo.
Il buon senso dice che forse era meglio che non giocasse. E le norme?

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