Il presidente della Lega di Serie D Cosimo Sibilia non è molto d’accordo sul professionismo riguardante il calcio femminile. Ai microfoni di Italpress, esprime la sua opinione:

“Ho qualche dubbio sul calcio professionistico. Magari le calciatrici di Serie A mi rimprovereranno, ma se diciamo che sono tante le squadre maschili e cambiamo lo status alle calciatrici, facendo diventare di conseguenza più costosi i campionati, non sono convinto che tutte le società di A e B siano in grado di andare avanti”.

Le parole sono arrivate anche all’allenatrice del Palermo femminile, quasi ex Ludos, Antonella Licciardi, che risponde così a ilSicilia:

“Si conosceva già il suo pensiero. Diciamo che sul tema ci sono varie correnti. Passare al professionismo puro significa raddoppiare i costi per le società, mentre dall’altra parte vi è l’AIC che spinge per avere una legge. Prima facciamo una legge ad hoc sul professionismo femminile che coinvolga varie realtà. C’è un mondo che sta chiedendo più tutele, soprattutto su questioni quali la maternità e la pensione. Ognuna di queste atlete, non solo nel calcio, sa che se guadagna qualcosa in più la deve mettere da parte perchè non esiste nessuna forma di previdenza pensionistica. Se ti infortuni poi, se la società ti segue, ottieni un rimborso, altrimenti rischi di smettere di giocare”.

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