Il giudice sportivo stanga Ficarrotta “Chiedo scusa, mi farò perdonare”.
Tre giornate di squalifica per l’attaccante rosanero dopo l’espulsione rimediata domenica contro il Savoia: “Sono arrabbiato con me stesso: lavorerò meglio e di più per farmi trovare pronto quando potrò tornare”.

La società di viale del Fante ha deciso di non presentare ricorso nonostante il referto dell’arbitro lasci spazio a qualche perplessità.

L’articolo di Valerio Tripi su Repubblica oggi in edicola, sottolinea un fatto importante relativo all’espulsione di Ficarrotta e cioè che il nuovo corso rosanero non presenterà ricorso. Un modo per ribadire il nuovo corso, il rispetto delle istituzioni del pallone e accettare le sentenze senza discuterle

E ciò nonostante ampi margini di successo visto che il referto arbitrale è attaccabile poichè dice che Ficarrotta si è reso protagonista di condotta violenta “per avere colpito, a gioco fermo, un avversario con un calcio nella parte alta della coscia e avere successivamente calpestato la caviglia del calciatore riverso a terra“.

Le immagini invece dimostrano chiaramente che l’attaccante palermitano da terra scalcia l’avversario colpendolo alla coscia ma non calpesta la caviglia di Oyewale. Dopo di chè non ci sono più contatti fra i due.
Per Ficarrotta è il quinto cartellino rosso diretto su 147 partite giocate a cui si devono aggiungere altre tre espulsioni per somma di ammonizioni. Le scuse dell’ex marsalese arrivano su Facebook dove promette che: “In queste settimane lavorerò più e meglio di prima per farmi trovare pronto quando l’allenatore mi chiamerà in causa“.
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