Attuale portiere dei rosanero, ma con un curriculum di grandissimo rispetto. Alberto Pelagotti è uno dei capisaldi di questo nuovo Palermo targato Mirri-Di Piazza”Sono uno a cui piace molto dare il contributo alla squadra nello spogliatoio”. Ex portiere di Empoli e Pisa, l’estremo difensore toscano ha già conquistato l’affetto e la stima di Palermo. Intervenuto durante la trasmissione ‘’Siamo Aquile’’, su Trm, il portiere ha parlato della prima sconfitta, della squadra, e di alcune sue passioni:
”Domenica eravamo meno concentrati del solito: anche l’episodio dell’espulsione di Ficarrotta ci ha condizionato, ma rimango del parere che la sconfitta può servire per dare uno schiaffo alla squadra e ripatire più concentrati di prima. Se molliamo anche un poco sulla concentrazione paghiamo e domenica è successo questo. Il mister è una sorta di direttore della squadra e sta dando tantissimo. Bisogna avere una rosa ampia altrimenti un allenatore si trova costretto a far giocare gli stessi uomini: per ora i risultati stanno dando ragione a Pergolizzi.
Il suo ruolo e la musica: le sue due passioni
”Il portiere a livello mentale deve stare sempre concentrato sulla partita. Non è facile quando si ricevono pochi tiri in porta, fin qui è andato tutto bene. Io quando indosso i guanti mi sento un supereroe. Il guanto è lo strumento principale per un portiere e quando li metto mi sento imbattibile. Ho deciso di fare il portiere perché mio padre faceva questo ruolo, ho ereditato da lui questa passione. Gigi? Buffon è il portiere più forte mai visto sulla terra, inoltre è una persona eccezionale”.
Un’altra mia passione?
”Sono un fan accanito degli Oasis ed è proprio per questo che ho deciso di chiamare mio figlio Liam”.
L’estremo difensore conclude su un pensiero circa il proprio compagno di squadra, Mattia Felici:
”Felici deve imparare ad affrontare gli allenamenti come se fossero partite ufficiali. Questo aspetto potrebbe farlo diventare davvero un grande calciatore”.
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