I vertici della società si sono dimessi, gli stipendi non arrivano da mesi e il rischio del crac è molto concreto.
Il tecnico De Sanzo: “Siamo pronti a tassarci, ma se non ci aiutano il 4 dicembre il club non ci sarà più”.
Nel settore giovanile della squadra calabrese mosse i primi passi della sua carriera l’ex allenatore rosa Rino Gattuso.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

L’articolo di Francesco Cortese sottolinea le difficoltà del Corigliano, una società che in questo momento non ha né un presidente né una dirigenza alle spalle.
Una società autogestita dallo staff tecnico e dei calciatori nonostante non prendano stipendi da mesi.

Fra queste mille difficoltà il Corigliano scenderà a Palermo per questa trasferta che qualche giorno fa si ipotizzava potesse essere annullata. Ma la rinuncia sembra essere ormai scongiurata. Da due settimane il Corigliano attraversa una crisi profonda: in cassa sono rimasti quei pochi soldi per coprire le spese ordinarie del mese di novembre e molti calciatori hanno già rescisso il loro contratto per sistemarsi altrove.

La situazione è esplosa lo scorso 17 ottobre quando il presidente Oliveri ha rassegnato le sue dimissioni insieme al suo vice Rinaldi e alla collaboratrice Capano:
Queste loro dichiarazioni: ” Ci era stato chiesto di supportare il club per quello che era nelle nostre possibilità, non di assumerci il peso dell’intero progetto..”

Nonostante ciò il Corigliano continua ad allenarsi regolarmente e spera che entro il mese di dicembre la situazione possa migliorare con nuovi investitori che si possano fare avanti per salvare la categoria conquistata due anni fa dopo un fallimento avvenuto nel 2009 per una società che era nata nel 1963.

Nelle parole del tecnico De Sanzo, come vi abbiamo anche riportato in un nostro articolo, la determinazione ma anche la consapevolezza del momento difficile per la società: “Siamo pronti anche ad autotassarci per proseguire il campionato se sarà necessario. Non vogliamo far fallire questa società .. Lancio un appello affinché la città, i tifosi e gli sponsor ci diano una mano. In caso contrario da qui al prossimo 4 dicembre il Corigliano non esisterà più.”
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