Ilicic è stato grande protagonista nel 7-1 dell’Atalanta ai friulani.
Otto anni e otto mesi ha dovuto aspettare Ilicic per restituire sette gol all’Udinese.
Inizia così l’editoriale di Carlo Brandaleone sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, dove si ripercorre la partita persa dai rosanero contro i friulani per 7 reti a 1. E dopo tanti anni, Ilicic in campo con il Palermo di Delio Rossi, ha potuto restituire questi 7 gol all’Udinese.
E non sappiamo se Ilicic ha ripensato a quei gol subiti tanti anni fa, a quella umiliazione senza precedenti subita al Barbera.
Come l’Udinese 8 anni fa, anche l’Atalanta non si è fermata e se avesse potuto, ne avrebbe fatto ancora scrive Brandaleone, ma quello che viene ricordato di quel 7-0 fu soprattutto il lungo applauso del pubblico a fine gara all’indirizzo di una squadra che era evidente essere andata incontro una giornata storta.
Quell’anno infatti la squadra di Delio Rossi arrivò in finale di Coppa Italia e quella data da molti è considerata come l’inizio della fine visto che in seguito venne totalmente smantellata. Ma Ilicic rimase perché non poteva ancora garantire plusvalenze.
Ilicic arrivò dal Maribor disputando una gara strepitosa nella partita di Coppa giocata contro i rosanero: un affare concluso per 2 milioni incluso Bacinovic ed un ingaggio da 300 mila euro l’anno.
A Palermo rimase tre anni per poi essere venduto alla Fiorentina per 9 milioni.
Ha sempre conservato, in silenzio come nel suo stile, un forte legame con Palermo tant’è che nella serata delle leggende è stato l’unico tra gli ex giocatore del Palermo ancora in attività a voler fortissimamente esserci sebbene giocando per pochi minuti.
Una presenza più importante di mille dichiarazioni d’amore, scrive in conclusione Brandaleone.
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