di Cettina Pellitteri

La serie D ha delimitato i confini geografici del calcio palermitano. La trasferta più lontana da Palermo arriva in Campania e per i nostri emigrati del nord Italia, e anche dell’Estero, è diventato purtroppo difficile seguire la squadra rosanero in giro per il Paese.

Tuttavia, la rinascita del club ha travolto di entusiasmo tutto il popolo rosanero, compresi coloro che vivono lontano da Palermo, i quali ben lungi dal farsi scoraggiare dalla distanza si sono trasformati in “pendolari dell’amore” e vengono in trasferta nella propria città.

Mery Fiorito, ad esempio, palermitana doc che vive a Milano si è organizzata abbastanza bene e dopo essersi abbonata ha pianificato le sue trasferte a Palermo:
«Quando si è saputo che saremmo ripartiti dalla serie D, lì per lì sono rimasta un po’ scioccata perché ho pensato subito “e adesso come faccio?”. Poi ragionando e pensandoci su, mi sono ricordata di avere un voucher flixbus del valore di circa 300 euro da spendere entro il 31 dicembre. Questo mi dà la possibilità di poter partire, anche se giocando di domenica per me, il viaggio è più complicato perché il lunedì lavoro e quindi devo trovare il modo di tornare a casa la domenica sera.»

Queste difficoltà non ti hanno comunque impedito di abbonarti:
«E’ il mio primo abbonamento, non so dare una spiegazione precisa sul perché l’ho fatto, mi è venuto spontaneo farlo come un atto d’amore, per dimostrare il mio attaccamento verso questi colori a prescindere dalla categoria, mi è sembrato che fosse arrivato il momento giusto per farlo. Ho già visto per prime due gare al Barbera, mentre non sono ancora riuscita ad andare in trasferta fuori Palermo. Sarà più difficoltoso, ma troverò il modo per farlo, il 27 ottobre a Nola sicuramente ci sarò.»

Da quanto tempo segui il Palermo in trasferta?
«Da quando avevo 13 anni, prima con i miei genitori che mi sopportavano in questa passione, e da circa 2 anni e mezzo con un gruppo di tifosi rosanero che come me vivono nel nord Italia. Anche per loro da quest’anno sarà difficile vedere dal vivo le partite del Palermo, molti di noi saranno comunque presenti in tante gare, non tutte, ma dove sarà possibile cercheremo di esserci.»

Quale è stata la tua trasferta più problematica?
«L’ultima in casa del Palermo contro il Marina di Ragusa. Per una questione logistica ed economica sono scesa in aereo, ma per il ritorno ho dovuto prendere prima la nave, sbarcare a Napoli e poi da lì prendere il treno per arrivare a Milano, il volo di ritorno era molto costoso, non ho avuto scelta. Seguire il Palermo per chi come me vive lontano è anche un grande sacrificio economico, in aereo non è sempre possibile andare.»

Da quanto tempo vivi a Milano e cosa rappresenta per te il Palermo?
«La mia famiglia si è trasferita a Milano dal 1998 ed il Palermo per me è tutto, è una parte di me, rappresenta me stessa. Nel momento in cui si lascia la propria città questo senso di appartenenza cresce ancora di più, chi è fuori dalla Sicilia lo sente di più, in maniera diversa, forse più profondamente, sono le radici che non si dimenticano mai. Avevo quasi dieci anni quando sono andata via, ma Palermo mi è rimasta dentro al cuore, mi manca tutto della mia città, anche se a Milano ho trovato tante amiche, alcune palermitane come me, non è la stessa cosa, per questo cerco di tornare il più possibile che posso.»

Qual è il tuo sogno più grande e cosa auguri al Palermo?
«Voglio ritornare a Palermo, i sogni sono desideri, vedremo cosa mi riserverà il futuro. Al Palermo auguro di tornare al più presto dove merita di stare. La nuova società mi ha ridato entusiasmo perché si riparte da zero e non abbiamo più a che fare con certa gente. Questo mi basta per spingermi a pensare positivamente.»

1 commento

  1. Mery la tua testimonianza di amore Vero verso i nostri colori Rosanero deve essere esempio per tutti noi che invece abbiamo la fortuna di potere vivere nella nostra città e a volte, anzi troppo spesso, ci lamentiamo. Complimenti e sempre FORZA PALERMO!!

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