Mario Santana, primo colpo di mercato del nuovo Palermo targato Mirri-Di Piazza, è stato protagonista della trasmissione andata in onda su Trm. Il calciatore, ha raccontato il suo presente e il suo passato, assieme ovviamente, alla prospettiva e alle ambizioni che lo spingono a continuare in rosanero.

“Cosa è per me Palermo? Un nuovo inizio, il mio futuro e il mio destino. Per me essere qui significa tanto e ho meritato di essere qua. Mi terrò stretto questa squadra”.

Sulla prima partita: “tutti dobbiamo sacrificarci. Devono giocare per forza 4 under, quindi sopratutto i più anziani dobbiamo sacrificarci. Per l’allenatore questa è una brutta bestia, ma dobbiamo aiutarci a vicenda. Io dubbi di tornare qua? Mai. Forse alcuni dubitano sulle mie qualità fisiche, ma risponderò in campo”.

Sul grande entusiasmo che si respira in città afferma: “sentiamo sempre il loro affetto, ogni giorno. La gente capisce le difficoltà del campionato e ci sta più vicina. Siamo uniti e lo abbiamo dimostrato anche quando Ricciardo ha sbagliato il rigore: siamo andati da lui a rincuorarlo e questo fa la differenza. Tutti ci rispettiamo, giovani e vecchi”.

La mia prima esperienza in rosanero?  Quel periodo mi ha aiutato tantissimo, li sono cresciuto. Quando sono arrivato non parlavo italiano ma la gente mi è stata vicina. Nella mia vita ho fatto tante cose e se sono diventato quello che sono oggi è grazie al Palermo. La cosa bella di questo sport? Le emozioni che regala il campo e vedere ogni giorno i miei compagni quando sarò stanco, dirò basta”. 

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