La griglia dei pretendenti al titolo sportivo.
Altre ipotesi estere: in corsa l’italo-americano Di Piazza, settimana cruciale per i cinesi.

Il bando non lo escluderà a priori,ma chi ha in mano le quote di un altro club professionistico parte svantaggiato..
Inizia Inizio così l’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia oggi in edicola. Si fa chiarezza su quale potrebbe essere la posizione di Ferrero se il sindaco confermerà di non voler affidare la nuova società a presidenti che abbiano già Club professionistici. È vero che Ferrero sta per vendere la Sampdoria ma se dovesse impegnarsi a venderla in due anni probabilmente il prezzo della società potrebbe subire un deprezzamento.
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Vista così dunque Ferrero perde posizioni così come sembrano essersi definitivamente defilati Cairo e Preziosi. Ferrero però non intende mollare, aspetterà il bando e in questi giorni sta facendo coadiuvarsi da una vecchia conoscenza del Palermo Giampiero Pocetta, oggi procuratore di fama nazionale. In pole position adesso sono dunque Mirri e Sagramola che in settimana hanno avuto incontri con soggetti eventualmente interessati a far parte dell’operazione. Scrive il giornale che nelle intenzioni di Mirri ci sarebbe quello di coinvolgere realtà locali come Parmonval e Cus facendole diventare serbatoi del club rosanero.
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Ma Mirri non è l’unica opzione palermitana; anche Dragotto è sceso in campo ed ha aperto all’ingresso di soci per costituire una cordata. Inoltre, scrive Giardina, anche un altro gruppo locale avrebbe già manifestato interesse al sindaco.
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Per quanto riguarda le soluzioni estere, sempre in ballo quella dell’italo-americano Di Piazza e anche i cinesi, che sbarcheranno oggi in Italia per altre operazioni, valuteranno se concorrere al bando per l’acquisizione della società rosanero. Un investimento di almeno 10 milioni per ottenere la serie B in tempi brevi, potrebbe essere questo il loro progetto.
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