Il Palermo vende ma senza sconti.
Lucchesi: «Cediamo, però al prezzo giusto».
I piani del nuovo dg «Nesto e Trajkovski sono fuori portata, Rajkovic ha rifiutato la A e non rimarrà».
Pure altri a rischio taglio. «A Bellusci offrono ingaggi che noi non possiamo permetterci,
Rispoli vuole migliorarsi».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

“..il Palermo riparte dalle macerie”.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che ci informa che dell’ultima squadra titolare soltanto in tre resteranno anche il prossimo anno e di conseguenza la società deve operare una ricostruzione corposa.
I punti fermi sembrano sembrerebbero essere pochi, fra cui Brignoli, Murawski e Moreo, con Pomini che è desiderio della società confermare accanto a Brignoli.
Nell’articolo si riprende la lunga intervista al direttore generale Lucchesi che ieri ha fatto un po’ il punto su quasi tutti i giocatori, i cosiddetti big, facendo intendere quali possono essere le difficoltà nel trattenerli.

Il nodo cruciale sono gli ingaggi, troppo alti per il nuovo target stabilito dalla società. A cominciare da Bellusci a cui propongo ingaggi a cui il Palermo non è in grado di far fronte così come a Rajkovic, Nestorovski e Trajkovski. Stessa cosa per Rispoli che avrebbe voglia di confrontarsi nuovamente con la serie A. Di fronte ad una situazione di questo tipo Giardina si chiede da cosa riparte il Palermo?
Lucchesi ieri ha dichiarato che il Palermo vuole costruire una squadra ambiziosa, vincente e competitiva.
Nell’articolo poi si leggono le rassicurazioni del direttore generale per quanto riguarda l’iscrizione al campionato ed una stoccata finale a Foschi, ammettendo che quella con il direttore sportivo è una battaglia da lui persa perché aveva promesso alla società che sarebbe stato capace di gestirlo “…non può comportarsi come un elefante in una fabbrica di cristallo perché è stato proprietario per sei mesi”.
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