Palermo Foschi

Il presidente ora può pensare solo al campo
Sull’esonero: «Ho avuto paura, sono stato obbligato a cambiare».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Nell’articolo di Benedetto Giardina, l’analisi della conferenza stampa del Presidente Foschi che ieri ha dichiarato di essersi defilato dagli aspetti relativi alla cessione per dedicarsi alle faccende di campo.

Inevitabile però alcuni passaggi sul suo ruolo fino a qualche giorno fa
“Non è una cosa semplice, ci sono gli avvocati. Ci sono stato dentro in un primo momento, ho fatto il massimo per portar via la società a delle persone che volevano fare del male, ma un discorso è dare consigli, un altro è lavorarci in prima persona…Non potevo occuparmene più, c’erano troppe cose. Spogliatoio, allenatore, società e classifica, io faccio presidente e direttore sportivo: mancano autista e tecnico, poi le ho fatte tutte”

Inevitabile che il discorso scivoli su Mepal, motivo di tante riunioni e di un accordo che sembrava chiuso e che invece è saltato proprio intorno a Mepal.
Per York Capital era una cosa a rischio, per Foschi no:

“Io non posso spiegare il nodo Mepal, ma è la cosa più regolare del mondo. Sembra che sotto ci siano delle cose passate, ma lo possono spiegare sia Lega che Federazione. Qualcuno in giro propone delle chiacchiere che fanno male. Mepal deve ricevere questi soldi, ma non c’entra più Zamparini. È già fortunato che ho portato via la società, Mepal ha un debito ed è tutto regolare. Circolano notizie non veritiere, messe in circolo per un motivo ben preciso” .

Ma allora, la gente giustamente si chiede, se è tutto ok, perchè il fondo americano si è defilato proprio rispetto al nodo Mepal?
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