Questa mattina Benedetto Giardina, nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia, ha esaminato il nuovo modulo del Palermo, o per meglio dire, il nuovo cavallo di battaglia. Gli allenatori, si sa, non amano parlare della tattica o dei moduli, perchè il motto è: “Conta l’atteggiamento dei giocatori, non il modulo con il quale si scenderà in campo”; ok è giusto, ma come non biasimare il nuovo modulo del Palermo, il 4-4-2, che così tante conferme ha dato?. La creatività,la sperimentazione e la fantasia, sono forse gli attributi più tipici dell’essere umano, ed effettivamente, Roberto Stellone, ha sperimentato non poco da quando è a Palermo. In termini scientifici, dopo una sperimentazione andata a buon fine, segue una legge, una regola; che il 4-4-2 diventi tale? Non siamo di certo noi a dover dare una risposta, basterebbe controllare le statistiche e capire che i rosanero, con questo modulo, hanno ottenuto 11 punti nelle ultime 5 gare. La produttività di questo scacchiere, non può essere messa in discussione dunque, come confermano i numeri. Adesso come non mai, le catene laterali, sono diventate chiavi di lettura di ogni gara, come ampiamente osservato contro il Carpi, o contro il Venezia. Forse non è mai stata una buona idea, andare per vie centrali, sopratutto contro squadre che si chiudono a riccio, contro le quali, è quasi fondamentale cercare di allargare il gioco e dare ampiezza alla squadra. Trovato il modulo perfetto, adesso si che conta l’atteggiamento dei protagonisti in campo, ma anche riguardo quest’ultimo, ci sono certezze: Rispoli sta tornando quello dei vecchi tempi, e Aleesami è sempilicemente un giocatore nuovo, una nuova versione ( contro il Carpi stava anche trovando la rete). Le catene funzionano dunque e l’erba sui due fronti viene letteralmente bruciata dai terzini e dagli esterni di centrocampo; se aggiungiamo poi a questa lieta notizia, che a raccogliere quei palloni che arrivano dalle fasce ci sono due giocatori in forma smagliante come Nestorovki e Puscas, allora il tifoso rosanero può davvero essere ottimista per il futuro prossimo. Mancano 11 giorni alla trasferta durissima di Cosenza, nel frattempo però, un nuovo cavallo di battaglia: quel modulo che adesso è ‘legge’.