Protagonista della storia recente del Palermo calcio, l’ex portiere e capitano rosanero Stefano Sorrentino è stato premiato oggi durante l’evento “Solemar Football conference – I signori del calcio a Palermo”. Il prestigioso riconoscimento “Una vita per il calcio” è stato consegnato dall’Agenzia FTA che nelle scorse edizioni ha già premiato Massimo Moratti, Emiliano Mondonico, Giorgio Perinetti e Antonio Caliendo. Di seguito le dichiarazioni dell’ex estremo difensore rosanero:

“L’idea del libro che ho scritto è nata per gioco. Il ricavato andrà in beneficienza, non volevo neanche farlo perchè credevo che alla gente non potesse interessare nulla delle mie imprese sportive. Oltre le salvezze e 3-4 campionati vinti in B non ho fatto nulla. Il Palermo ricco non l’ho vissuto, ho visto solo la discesa tuttavia porto nel cuore questa città e questa squadra. Io come la mia famiglia. Il rispetto per la gente ha fatto si che rispettassi il mio contratto fino alla fine, anche in Serie B. L’ultimo anno è stato pesante ma alla fine abbiamo messo la ciliegina sulla torta con la vittoria sull’Hellas Verona. Mi posso ritenere fortunato per l’amore che i tifosi rosanero mi dimostrano”.

Ballardini mi chiamò perchè disse che avevano bisogno di me per salvarsi, ma non me la sono sentita. Io non sono uno che scappa, ho rongraziato il mister e proseguito altrove”

Icardi? Ha scelto come manager sua moglie e lui è contento così. Nel bene o nel male l’importante è che se ne parli. Secondo me la famiglia dovrebbe essere separata dall’ambiente lavorativo. Io ho scelto di essere seguito da professionisti seri, che hanno studiato, mia moglie pensa al suo di lavoro”

“Quest’anno siamo stati condizionati dalle vicende extracalcistiche in estate. Pensavamo di partire con -15. Ci sono stati i cambi di allenatore e altre situazioni che ci hanno portato qui. Abbiamo fatto fatica, sicuramente le colpe le abbiamo anche noi che scendiamo in campo, ma quando una stagione inizia con questi presupposti diventa tutto difficile”

Sui giovani:‘Anche ai ragazzi della primavera dico che se devono giocare, devono diventare grandi giocatori. Non nelle squadre che si devono salvare (ride, ndr). Mi piace molto sentire ragazzi che vogliono fare i portieri e che hanno me come idolo. Sport e studio? Per un domani bisogna sempre portarsi avanti, la prima cosa è sempre lo studio, lo dico anche alle mie figlie. Io vivo per il calcio, ma nei giovani d’oggi non vedo questa passione 24 ore su 24 per uno sport o per una passione. Qualsiasi cosa si fa bisogna farla con passione, sempre a 360 gradi. Rigore a Cristiano Ronaldo? Non voglio fare il fenomeno di turno, quando sei in una partita di calcio non hai tanto da pensare se hai cristiano ronaldo o meno, il giorno prima avevo deciso con il mio preparatore una strategia su come parare eventuali rigori. Ho pensato, per pararlo devo essere perfetto e sperare che lui non lo sia, così è andata. Personalmente però non mi ha lasciato nulla, quella partita non ho portato a casa nulla e ho subito 2 gol”.

Brignoli a Palermo? ”Brignoli lo conosco bene, mi ha anche scritto un messaggio qualche settimana fa quando hanno scritto un articolo dove l’accostavano a me, mi fa piacere. Io non mi stupisco che stia facendo bene a Palermo”.

Come si prepara un calcio di rigore? E’ fortuna? ”Sono molto le sensazioni, devo essere sincero. Io preparo la partita durante la settimana, la prossima settimana ad esempio del Cagliari, so gia chi saranno i tiratori, nella mia testa mi faccio già un’idea per poi essere pronto il giorno della partita”

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