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Arrivato a Palermo nel gennaio 2017, dopo appena 3 mesi il direttore sportivo Nicola Salerno rassegnava già le sue dimissioni: “Non ho la possibilità di incidere e di conseguenza ritengo più opportuno farmi da parte” spiegava il DS. Era un periodo decisamente turbolento, al suo arrivo a guidare la squadra rosanero l’ex capitano Eugenio Corini, mentre da lì a poco, il 6 marzo 2017, Zamparini avrebbe nominato presidente del Palermo Paul Baccaglini.

Nel lungo curriculum di Salerno non mancano, tuttavia, rapporti lavorativi con altri presidenti vulcanici al pari di Zamparini, fra tutti quello che per diversi anni lo ha legato all’attuale Patron del Brescia, Massimo Cellino.

 “Non mi sono fatto mancare nulla da questo punto di vista” – ha confermato ai nostri microfoni l’ex Ds del Palermo.

Si aspettava questo cammino strepitoso del Brescia già capolista a questo punto della stagione?
“Sicuramente  il Brescia ha degli attaccanti devastanti, a cominciare da Donnarumma, quando si fa gol cambiano le partite, le avversarie si demoralizzano, la grande dote di questa squadra è che fanno molti gol”.

In pochi avrebbero scommesso su Corini:
“Corini è un buon allenatore, l’ho avuto per poco tempo, ma ho avuto modo di parlare con lui, è una bravissima persona che stimo moltissimo, molto competente di calcio. Quando uno è centrocampista di solito diventa allenatore ed i migliori allenatori sono quasi tutti ex centrocampisti. Ha una personalità importante e soprattutto è un ragazzo eccezionale.”

La situazione incerta della società del Palermo potrebbe influenzare la gara di venerdì sera?
“Il Palermo non è una squadra scarsa, è forte e sta lottando per il primato come il Brescia, sarà una partita di altissimo livello e quindi al di là dei problemi che ha la società, il Palermo ha dei grandi giocatori. Lo stesso vale per il Brescia. Secondo me sono le due squadre più forti del campionato, in questo momento sono le favorite per la promozione diretta, fino ad ora hanno avuto più continuità delle altre, ovviamente ci sono anche le outsider, ma per me sono loro che possono lottare per il 1° posto.”

Come individualità, chi fa la differenza nel Brescia e chi nel Palermo?
“ Il Brescia è fortissimo, con Tonali davanti la difesa e in attacco Donnarumma e Torregrossa. Penso che il Palermo stia subendo un ridimensionamento per le vicende societarie, ma è una squadra attrezzata per vincere tranquillamente il campionato, lo scorso anno ha perso i playoff in maniera opinata.”

Da Direttore Sportivo, secondo Lei, il DS Foschi come sta vivendo questo difficile momento della società?
“Non vorrei essere nei panni di Rino, perché rispetto a me ha un carattere ansioso. Siamo molto amici e siamo molto affezionati l’uno all’altro e sicuramente la sta vivendo male, perché è un appassionato. Il Palermo per lui è molto importante, è molto legato alla città, mi spiace se sta soffrendo e gli auguro tutto il bene del mondo.”

A suo parere, il Palermo riuscirà a venire fuori da questa situazione abbastanza critica?
“Non conosco Emanuele Facile, né gli inglesi e quindi non posso dare un giudizio, ma mi auguro con tutto il cuore che il Palermo risolva i suoi problemi, sono molto affezionato alla Piazza, fra i miei ricordi c’è la promozione del 2004 di Palermo e Cagliari insieme al presidente Cellino.”

Quando Lei era a Palermo ha vissuto  in prima persona la trattativa di cessione, poi fallita, con Paul Baccaglini:
Preferisco sorvolare, nell’anno che c’ero io non che è il problema di classifica del Palermo è stato Baccaglini. E’ stato un anno di confusione, penso che lui non abbia né messo, né tolto, è stato un passaggio di non grandissima importanza.”

Il 18 marzo Lei tornerà a Palermo per l’evento di sport organizzato dalla Conference 403, che giornata si aspetta?
“Di incontrare tanti amici che, per via del fatto che sono da un po’ di anni all’Estero, vedo poco e sarà un grandissimo piacere. Poi quando si viene a Palermo si sta sempre bene, ho lasciato tantissimi amici e provo moltissimo affetto anche nei confronti delle persone che lavorano nel Palermo calcio, sarà per me una gioia poterli rincontrare.”

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