Questo il titolo di apertura di Repubblica in edicola oggi, dove Valerio Tripi analizza il cambio di nome emerso ieri che riguarda Sport Capital Group. La nuova società che si chiama Jonzi23 Limited, scrive il giornale “…al momento ha un capitale sociale di una sterlina, più o meno un euro e undici centesimi”.
Se consideriamo che nell’atto di vendita il valore del Palermo è stato di 10 euro “…Per avere i fondi necessari per acquistare il Palermo al momento mancano ancora 8 euro e 89 centesimi”.
Al di là di questa divertente considerazione, se guardiamo le carte, la Jonzi23 Limited presenta tra le sue fila un unico personaggio, Jonathan Hoare, che sembrerebbe una sorta di Maurizio Belli, cioè l’advisor di Zamparini. Jonathan Hoare è un 56 enne inglese che “… quando non si occupa della Jonzi23 Limited è uno degli amministratori della società di revisione e consulenza aziendale Welbeck Associates…Fra i clienti di Jonathan Bradley-Hoare c’è John Treacy”.
E proprio intorno alla figura di Treacy dovrebbero ruotare i soldini che confluiranno nelle casse del Palermo, visto che il finanziere inglese in quest’ultimo periodo ha condotto operazioni di milioni di sterline. ma al momento nessuna di questa appare riconducibile al Palermo.

Proviamo a fare chiarezza. Sport Capital Group controlla Sport Capital Group Investments Ltd , la società che ha firmato l’atto notarile. Sport Capital Group ha cambiato nome e diventa Jonzi23 Limited.
Treacy (socio in Sport Capital Group Investments Ltd insieme a Richardson e Facile) ha un fondo Eight Capital, attraverso cui ha spostato piccole cifre in Pelican House Mining plc, società che il 2 gennaio cambierà nome diventando Sport Capital Group plc .
Tutto chiaro vero?
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