Bella intervista sulla Gazzetta dello Sport di oggi a cura di Nicola Binda, uno dei massimi conoscitori della cadetteria. Alino Diamanti, che domani sera torna al Barbera da ex, non ha giocato con Paolino Dybala ma ne tesse le lodi. Diamanti arrivò a Palermo nell’agosto 2016 quando l’attuale giocatore della Juve era già partito l’anno prima. Non sono stati compagni ma dichiara: “..Mi piace Dybala, l’unico che fa cose che non ti aspetti, come facevano Cassano, Totti e Del Piero”.

Un’intervista sincera in cui Diamanti esprime la sua delusione per l’attuale momento del calcio italiano affermando che è attualmente in attività perché il suo tocco è ancora fra i più interessanti del campionato :”Brillo perché non c’è passione”.

Inevitabile il discorso sul Palermo e la sua sincerità può esprimersi : “Calcisticamente è stato un anno molto difficile, con dinamiche che non sto a spiegare. Ma sotto l’aspetto umano è stato stupendo, in una città in cui sono stato molto bene. Come sarò accolto? Penso bene. Sono sempre stato apprezzato nelle città in cui ho giocato, ho sempre dato il massimo. Palermo momento più basso della mia carriera? No, è stato quello più difficile e basta. Ma è stata più dura rescindere il contratto l’ultimo giorno di mercato, c’erano cose che non ritenevo alla mia altezza

 

E alla domanda su qual è stato il momento più alto della sua carriera, risponde:  “Tanti. Le partite in Nazionale,la fascia da capitano a Bologna e Palermo…”

 

Forse Alino non voleva lasciare Palermo, c’è rimasto male..ma non ha rancori e non dubitiamo che domani sera verrà accolto bene.

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