ipp/pasquale ponente palermo 11/11/2018 campionato di calcio serie b 2018/19 palermo - pescara nella foto llija nestorovski esulta con georges puscas italy photo press - world copyright

Proviamo, in attesa della sentenza di secondo grado di giovedì, a parlare di calcio giocato: quel calcio che a Palermo manca seriamente da troppo tempo. Non abbiamo fatto altro che scrivere di fallimento, di cambio di proprietà (fittizio con gli inglesi), di sanzioni, penalizzazioni, ricorsi e controricorsi. Oggi la voglia è quella di delineare un quadro generale della rosa del Palermo, qualora dovesse essere confermata la penalizzazione ergo la Serie C.

Arkus ha confermato che sarà ancora alla guida del Club, ragion per cui ci sono tutti i presupposti per riuscire a costruire una squadra competitiva. Ovviamente però, non si prescinderà da cessioni di lusso per rinnovare un gruppo arrivato al capolinea.

E’ evidente che con la retrocessione diversi giocatori importanti andranno via. Sia per una questione meramente economica (percepiscono stipendi alti), sia per un motivo tecnico e di ambizioni degli stessi calciatori. Il primo a non restare sarà senza dubbio Brignoli. Il portiere ex Benevento ha mercato in B e in A, in virtù della buona stagione appena trascorsa. Molto probabile che sia Pomini stesso a sostituirlo, garantendo esperienza e qualità tra i pali.

In difesa sarebbe quasi certo l’addio ad Aleesami (non che molti tifosi si stiano strappando i capelli) e a Rispoli. Rimarrà Mazzotta così come Pirrello e Accardi. Da valutare la posizione di Szyminski e Rajkovic. Quanto a Bellusci, la sensazione è che dipenda più dal giocatore che da altri. Foschi se dovesse essere riconfermato, non si priverebbe del calabrese. Comunque è più probabile che parta, magari proprio nella sua calabria, destinazione Cosenza o che ritorni ad Ascoli.

A centrocampo si potrebbe dire addio a Jajalo: il centrocampista esperto e ormai molto apprezzato per le recenti prestazioni dalla piazza palermitana, potrebbe essere sacrificato per liberarsi di un ingaggio pesante. Non tanto per monetizzare chissà quali cifre, se si considera che non è più giovanissimo. Oppure spetterebbe alla nuova proprietà una decisione diversa: un sacrificio economico al fine di dare alla squadra una sicurezza in mediana. Il giocatore cosa deciderebbe in tal senso? Difficile dirlo adesso.

Saluterà Murawski, così come Haas che tornerà dal prestito all’Atalanta. Fiordilino è probabilissimo che sia il sostituto. Chochev potrebbe restare considerando le condizioni fisiche precarie, difficile che si crei mercato intorno al bulgaro. Potremmo assistere alla promozione in prima squadra di Santoro o di Ruggiero (vecchia giovane promessa che in Primavera quest’anno ha un po’ faticato). Nel reparto offensivo le più grandi rivoluzioni.

Puscas, che è stato pagato oltre tre milioni di euro, sarà difficile da trattenere. Il giovane rumeno ha ambizioni e difficilmente accetterebbe di giocare in C. Nestorovski andrà sicuramente via. Il macedone è stato abbastanza furbo nel rimandare una risposta certa in conferenza stampa, ma si è capito che nè lui nè probabilmente la società hanno intenzione di proseguire insieme se fosse C.

Trajkovski di conseguenza sarebbe pronto a fare le valigie. Falletti tornerà a Bologna per fine prestito. Moreo verrà confermato e proprio su di lui verrà costruito il nuovo reparto offensivo. Lo Faso potrà finalmente imporsi a casa sua, nella sua Palermo. Cannavò potrebbe rimanere e non andare in prestito per fungere da alternativa allo stesso Moreo e qualche altro eventuale acquisto.

Insomma una vera e propria rivoluzione, necessaria per fare delle plusvalenze e per ringiovanire non tanto anagraficamente, ma motivazionalmente, un gruppo che diciamoci la verità, in questi anni ha fallito. Non sono arrivate le promozioni dirette che si attendevano. Una scossa servirà: molti giocatori vengono da due anni che hanno depresso un po’ l’entusiasmo e per risalire la china c’è bisogno di voglia e freschezza fisica e mentale.

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