Non tutto purtroppo, o per fortuna, si può dire davanti ad una telecamera. Eppure, è proprio davanti ad uno schermo che avviene il confronto con il popolo, con la comunità ed è proprio questo l’esatto istante in cui si verrà giudicati, criticati o elogiati. Perchè la parola alla fine fa la differenza, ciò che si dice in quell’esatto momento dinanzi al tuo pubblico, o spettatore, alla fine poi è ciò che determina davvero. Perchè in uno spettacolo, conta la parte recitata davanti allo spettatore piuttosto che quella dietro le quinte.

Sagramola: “Non sono sicuro di vincere. In ogni caso vi renderemo orgogliosi”

Ecco, dopo aver dimostrato la mia pazzia, scrivendo un trafiletto che pensate forse non possa azzeccarci niente con le sorti del Palermo, dovrò fermarmi e dirvi che invece ho trovato un nesso perfetto. Il concetto del pubblico, dello spettatore e del dietro le quinte, vale anche nello sport e nel calcio. Perché se in conferenza stampa dici ‘A’ e poi nella riunione segretissima dello scantinato dici ‘B’, per la gente e il popolo avrà valore soltanto ‘A’, soltanto ciò che si dice pubblicamente. Allora se Sagramola davanti al suo “teatro” afferma che non è sicuro di vincere il campionato e prima l’altro “attore” Mirri, conferma lo stesso concetto anche se con parole diverse, per i tifosi questo sarà la conclusione: “Preparatevi, quest’anno la promozione è complicata”.

E’ giusto, nulla da eccepire. Chiaro che le critiche poi ci saranno sempre in una piazza come Palermo. Quindi uno dice: “Allora se dicono così fanno le vittime, sono meschini, allora vuol dire che sono consapevoli di non poter salire in Serie B”; e l’altro, invece, afferma: “Questo è l’atteggiamento giusto, meglio non creare false illusioni”. C’è A e c’è B, il calcio è sempre stato così. Certo, entrambi gli schieramenti avrebbero ragione. Meglio affermare questo che promettere, come avveniva ai tempi del friulano, l’Europa League e la Champions. Meglio tuttavia, sarebbe anche provare a non insistere più su questa linea umile che la società ha scelto, ma sono dettagli.

Palermo, l’allarmismo dei tifosi e la sfida di Sagramola

Le dichiarazioni per fortuna, lasciano il tempo che trovano. Come del resto anche i giudizi della gente. Per fortuna dietro le quinte, per tornare al nostro meraviglioso teatro, si pensa ben altro: Sagramola sa che può vincere il campionato e Mirri pensa lo stesso. Dentro, arde qualcos’altro, non certo l’umiltà che si vuole dimostrare all’esterno. All’interno c’è la consapevolezza di poter vincere perchè il mercato è esploso e ha portato giocatori di qualità, almeno sulla carta. Ecco perchè la definirei una falsa umiltà, che poi è quella che viene utilizzata non solo dal Palermo, ma da un po’ tutte le squadre e le società del mondo.

E menomale che sia così. Meno male che si è umili solo davanti alle telecamere. Meno male che c’è A e c’è B, che qualcuno pensa questo e qualcuno altro, che si scelga una linea comunicativa, piuttosto che un’altra. Tanto alla fine, non siamo mai stati così certi di una cosa: l’obiettivo del Palermo è, e deve essere, quello di vincere il campionato.

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2 Commenti

  1. Caro Nasca, col Friulano in Europa League ci siamo arrivati davvero…ed abbiamo perfino sfiorato la Champions…ste cose Mirri c’è le farà vedere solo in cartolina…

  2. Io ritengo che Bari e Ternana sono favoriti pwr ilnprimo posto, se il Palermo prende Piccolo della Cremonese per il ruolo di trequartista e prende una punta centrale e allora possiamo vincere il campionato. Santana a Dicembre fa 39 anni..

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