Di storie affascinanti ne abbiamo sentite e ascoltate tante, ma quella che stiamo per raccontarvi forse è qualcosa di più, che somiglia molto ad un’impresa eroica intrisa da un grande, enorme senso di umanità; quello che forse non esiste più in questo mondo. Oggi, vi parliamo di Romeo o, se volete, del “Romeo’s big Journey”. Il ragazzino ha 10 anni e ha vissuto a Londra gran parte della sua vita, ma da 2 anni si è trasferito a Palermo.

Il Covid ha stravolto le nostre vite e anche quella di questo “bambino prodigio”. La nonna del ragazzino, Rosemary, ha un grande rapporto con suo nipote che, però, non ha potuto più vedere in seguito all’emergenza sanitaria che ha colpito l’intero globo. Romeo ha covato così, col tempo, una grande nostalgia. A tutto però, c’è un rimedio e allora il piccolo insieme a suo padre, hanno deciso di compiere un viaggio fino a Londra per andare a trovare l’amata nonna, percorrendo la via Francigena. Lo scopo del viaggio tuttavia, ha dimensioni di grossa portata e non si limita ad una visita (per quanto desiderata) alla signora Rosemary. La missione di Romeo è duplice: la sensibilizzazione dei temi ambientali e una raccolta fondi in favore dei bambini di Ballarò, che il Coronavirus ha allontanato dall’istruzione scolastica.

Promessa mantenuta alla grande: il piccolo Romeo e suo padre Phil, sono partiti a Giugno e prevedono l’arrivo a destinazione per Settembre. 2.800 sono i kilometri che lo dividono dalla nonna e insieme, anche la distanza che il giovane percorrerà diffondendo messaggi di speranza e solidarietà. Obiettivo? L’acquisto di 40 tablet per garantire l’istruzione a quei bambini che non possono permettersi il possesso di un device. L’itinerario del viaggio e le modalità con le quali è possibile contribuire con un versamento, sono disponibili sui profili social del ragazzo (instagram e Facebook).

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