Palermo Borsellino

A distanza di 28 anni da una delle stragi più atroci della storia, i cittadini non dimenticano chi ha lottato e sacrificato la propria vita per la legalità. La tradizionale fiaccolata delle vittime di via D’Amelio avrà qualche cambiamento; non sarà possibile svolgere il consueto corteo. A partire dalle 20:30 si svolgerà la manifestazione in modalità statica nel rispetto del distanziamento sociale. A seguito si esibirà l’artista Salvo Piparo con il “Cunto” su Falcone e Borsellino.

Il motto della giornata di domani sarà “La mafia non si scarcera”, in contrapposizione ai diversi provvedimenti che hanno permesso l’uscita dal carcere di alcuni boss mafiosi.
Questa giornata sarà ricca di: dibattiti, spettacoli, testimonianze del mondo dell’istruzione, della politica, della società civile uniti per garantire la lotta contro il male peggiore della società. Queste, sono organizzate dal ministero dell’istruzione, dal Centro Studi “Paolo e Rita Borsellino”, dal Comune di Palermo, dalla Libera Università degli Studi di Enna e dall’Associazione “Nati per leggere-Sicilia”.

Come tiene a precisare la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina: “La scuola è in prima linea nella difesa del valore della memoria. Una memoria che nella lotta alle mafie ha un ruolo fondamentale. Il sacrificio di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e degli uomini delle loro scorte, ha segnato l’inizio di una fase di nuova consapevolezza e intransigenza, soprattutto fra i giovani. Un cambiamento di cui la società è custode e garante”.

Sabato 18 luglio si svolgerà l’evento in streaming “Resilienza, Resistenza, Responsabilità”; domenica 19 luglio dalle ore 9 sempre in streaming “Via D’Amelio per i cittadini di domani”. Inoltre, durante la giornata del 19 verranno assegnati i premi ai vincitori della quinta edizione del Concorso “Quel fresco profumo di libertà” che ha come obiettivo la raccolta di diverse riflessioni sul tema della legalità di bambini e ragazzi delle scuole italiane.

Infine, in serata è prevista la partecipazione di quattro bambini della Scuola Secondaria di I grado Statale “Sandro Pertini” e dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone”.
Sarà necessaria una folta partecipazione da parte della nazione per scoraggiare i fenomeni mafiosi che da sempre hanno inquinato la nostra società. Prima o poi, verranno scardinate le basi di questo brutto “male” che non ha mai avuto scrupoli nell’uccidere sia civili che personaggi di spicco, con la finalità di appropriarsi dello Stato e di tutto ciò che appartiene ai civili.

di Anna Follari

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