Il portiere è stato uno dei grandi protagonisti della promozione del Palermo.
Pelagotti: «È la vittoria di tutti, in Serie C ora sarà durissima».
«Io mi vedo in A con questi colori, ma so che servirà un’impresa per tornare nell’élite del calcio. Abbiamo un’arma in più: i tifosi»-
I momenti magici «Non dimenticherò mai il primo giorno a Petralia e il boato per la partita delle leggende».

L’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, che intervista il portiere rosanero Alberto Pelagotti, indiscusso protagonista della cavalcata vincente della squadra.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente sul Giornale di Sicilia:
“La storia recente ci insegna che è più difficile essere promossi dalla C alla B piuttosto che dalla B alla A. Non dimentichiamolo mai, non bisogna deprimersi al primo pareggio, la C è un campionato difficile e lunghissimo… Molti colleghi in D non prendono lo stipendio da mesi, a differenza nostra, figuriamoci se le società potevano affrontare certi costi. Non resta che aspettare l’inizio della prossima stagione, sarà una vera liberazione… giocavamo sempre in dodici, in casa ed in trasferta. Il loro sostegno costante ci sprona a dare sempre il massimo per questi colori, così come il senso di appartenenza del presidente Mirri… Palermo ormai è casa mia, quando passeggio per Mondello saluto più gente che ad Empoli. Mia moglie e i miei bimbi sono tornati in Toscana,ma non vedono l’ora di ritornare…”
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