La «Fase 2» comincia tra investimenti infrastrutturali e idee per la campagna acquisti.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

La «Fase 2» del Palermo sarà vissuta più fuori che dentro al campo, sia per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali che per la campagna acquisti in vista della prossima stagione.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che fa il punto della situazione relativa al centro sportivo.
Un tema prioritario negli obiettivi della nuova società, fin dal suo insediamento. La possibilità di muoversi liberamente sul territorio dovrebbe adesso accelerare l’iter che porta a concludere le trattative in atto. Per la costruzione del centro sportivo restano in ballo tre opzioni: Carini., Monreale e Torretta con quest’utlima che sembra la più accreditata. La fase 2 consentirà di chiudere l’affare che, trattandosi di terreni privati, dovrebbe essere molto più snello non prevedendo alcun bando comunale.
La società si era posta l’obiettivo di darsi un centro sportivo entro la fine del 2020 ma l’epidemia ha ovviamente fatto slittare tutto: adesso il nuovo step, virus permettendo, potrebbe essere quello di iniziare i lavori entro fine anno.
La fase2 può incidere anche sulle mosse di mercato con la dirigenza rosanero che avrà adesso la possibilità di muoversi liberamente e dare seguito ad un primo approccio di calcio mercato.
Giocatori già attenzionati durante la finestra di mercato invernale che potrebbero rivelarsi degli inaspettati ritorni di fiamma, come Piccolo della Cremonese e Marsura del Livorno, due dei trequartisti messi nel mirino a gennaio, insieme a Fischnaller (trasferitosi poi al Sudtirol) e Floriano, che il Palermo ha prelevato dal Bari. Nomi che potrebbero tornare di moda, specialmente in un mercato che si preannuncia in grossa crisi per l’intero calcio italiano, scrive Giardina in conclusone di articolo.
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