Maria Falcone ha commentato duramente i recenti fatti che hanno portato alla scarcerazione boss mafiosi in favore di una detenzione domiciliare.

Secondo le parole riportate da LiveSicilia, la presidente della Fondazione Giovanni Falcone è così intervenuta sui recenti fatti di cronaca.

È grande la preoccupazione che l’emergenza Coronavirus possa essere sfruttata dai boss per uscire dal carcere e vedere commutata la loro condanna in detenzione domiciliare. Ovviamente non è in discussione la libertà dei magistrati di sorveglianza di prendere le loro decisioni, sicuramente sempre dettate dal rispetto delle norme e della civiltà giuridica. Il timore è piuttosto che a rendersi complici dei criminali siano le inefficienze burocratiche e il mancato coordinamento tra i centri decisionali. Inefficienze che potrebbero avere conseguenze gravi non solo nei casi dei capi mafia al carcere duro ma anche per i detenuti mafiosi in alta sicurezza. Se ci sono falle nel sistema, vanno immediatamente trovati i rimedi”

“Considerato che il sistema carcerario ha le strutture idonee ad assicurare cure efficaci per tutti i detenuti, comunque non si può consentire che, sia pure involontariamente, venga vanificato il 41/bis, che è stata e resta la misura più efficace per evitare che i boss continuino a tenere dal carcere le leve del comando dei clan. Sul fronte della lotta alle mafie – conclude – non sono tollerabili pressapochismi e inefficienze“.

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